La procura punta sull’esame del Dna
CESIOMAGGIORE. L’unica speranza è il Dna. Sono arrivati in procura della Repubblica i primi atti sul caso del cadavere emerso la settimana scorsa dalle acque del lago di Busche. Dall’autopsia...
CESIOMAGGIORE. L’unica speranza è il Dna. Sono arrivati in procura della Repubblica i primi atti sul caso del cadavere emerso la settimana scorsa dalle acque del lago di Busche. Dall’autopsia effettuata sabato mattina all’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, il medico legale veneziano Antonello Cirnelli ha capito che il nordafricano di una trentina d’anni è morto annegato e non di morte violenta (non ci sono segni di traumi o escoriazioni) e che il cadavere è rimasto in acqua davanti...
Pubblicato su Corriere delle Alpi