La mamma di Maicol: «Non voglio dei soldi nessuno mi risarcirà»
La famiglia sarà parte civile nel processo per stalking «Quell’uomo ha dato fastidio anche ad altre ragazze»
MEL. «Non vogliamo soldi da lui». Mamma e papà di Maicol Zanella si costituiranno parte civile nel processo per atti persecutori al datore di lavoro della figlia, Renato Carpene. Ma Tiziana Coppe esclude che ci possa essere una richiesta di risarcimento danni, alla fine del procedimento penale. Danni materiali o morali che siano: «Ci siamo costituiti parte civile per difendere la nostra ragazza e affinché sia fatta giustizia», sottolinea la donna, «non certo per chiedere i danni. Questi li abbiamo...
Pubblicato su Corriere delle Alpi