Borgo Valbelluna: boscaiolo muore schiacciato dal tronco che stava tagliando
Il 65enne Antonio Comiotto è riuscito ad avvisare la sorella. Gli amici subito accorsi sul luogo dell'incidente hanno tagliato la pianta, ma per lui non c’è stato nulla da fare
Muore schiacciato dall’albero che stava tagliando nell’area di proprietà. L’incidente costato la vita ad Antonio Comiotto è avvenuto verso le 14 di giovedì 21 novembre. Il 65enne è stato travolto da una pianta in località Sort Frede, sopra Carve di Mel. Lui stesso è riuscito a dare l’allarme dopo l’incidente, avvertendo sua sorella grazie al telefonino che aveva al seguito.
Dalle prime informazioni, abbattendo l'albero, il 65enne se l’è visto piombare addosso, non riuscendo a spostarsi in tempo in modo da non essere travolto dal tronco. Scattato l’allarme, nel tentativo di aiutarlo e salvarlo, erano accorse delle persone avvertite dalla sorella: hanno tagliato la pianta per liberarlo mentre l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore era in avvicinamento. Nel frattempo infatti era stato avvertita anche la centrale del Suem 118 che ha inviato Falco nella zona di Borgo Valbelluna.
Le condizioni dell’infortunato però sono immediatamente peggiorate. Equipe medica e tecnico di elisoccorso _ dopo essere sbarcati in hovering sul prato dove si trovava _ hanno a lungo tentato le manovre di rianimazione, ma non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Sul posto è sopraggiunta una squadra del Soccorso alpino di Belluno, per trasportare la salma fino alla strada. Del caso si sono occupati anche i carabinieri che hanno ricostruito la tragedia.
CHI ERA
Pensionato, appassionato di moto, Comiotto era una persona molto attiva a Carve e a Borgo Valbelluna dove partecipava alla vita associativa e alla realizzazione di eventi in paese. Sposato con Gina Reolon, lascia i due figli Giada e Luca di 30 e 28 anni. Era una persona cardine per esempio nell’associazione Carve Viva, il sodalizio che organizza una manifestazione di successo come Mele a Mel che ogni anno riscontra la partecipazione di migliaia di appassionati. Una grande commozione ha destato questo incidente che ha visto la morte di una persona che si faceva ben volere e che era sempre disposta a dare una mano. Comiotto, alla passione per le moto univa anche quella per la montagna che lo vedeva andare in escursione insieme con la famiglia. Poi la vena artistica con gli intarsi in legno che diventavano veri e propri quadri. Un fulmine a ciel sereno la scomparsa di Antonio Comiotto per quanti lo conoscevano e avevano avuto la possibilità di apprezzarne la sua personalità e la sua empatia. E anche le sue qualità artistiche: Comiotto amava realizzare dei lavori in legno raffiguranti vari soggetti, di natura e anche personali. «Un altro angelo che sale in cielo...Ti ricorderò sempre come un uomo umile gentile e sempre con il cuore in mano. Quando avevamo occasione facevamo sempre la nostra chiacchierata insieme e saranno ricordi unici che rimarranno in me come la bella persona che sei e rimarrai sempre️. Buon viaggio».
Molte le espressioni di vicinanza alla famiglia. «Se ne vanno sempre le persone più buone», i commenti lasciati ai profili social in segno di appoggio. Un evento incredibile per molti: sotto choc sia nella Pro loco che nell’associazione Carve Viva che lo ha visto spingere e lavorare assiduamente nell’organizzazione delle manifestazioni di paese.
Pubblicato su Corriere delle Alpi