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Femminicidio di Silandro, 'dall'ex 50 messaggi al giorno'

Sentita in tribunale la madre di Celine Frei Matzohl

BOLZANO, 07 NOV - Entra nel vivo il processo per il femminicidio di Silandro che vede Omer Cim, 29 anni, accusato di aver ucciso con nove coltellate l'ex compagna, Celine Frei Matzohl, alla vigilia del suo ventunesimo compleanno, il 12 agosto 2023. È accusato di omicidio volontario aggravato (dalla relazione sentimentale e dalla premeditazione), resistenza a pubblico ufficiale (un carabiniere rimase ferito nell'inseguimento che portò all'arresto), percosse e minacce aggravate (per un episodio denunciato dalla vittima). Un punto, quest'ultimo, sul quale la madre della ragazza ha parlato a lungo, davanti alla Corte d'assise di Bolzano. Ha riferito dell'aggressione subita dalla figlia, la notte tra il 17 e il 18 giugno, mentre era in macchina con Cim che poi la fece scendere, abbandonandola lungo la strada. Non prima di averle distrutto il cellulare: nei giorni successivi, dalla scheda sim recuperò i numeri di amici e famigliari, e cominciò a tempestarli di telefonate e messaggi, per chiedere loro di fare da tramite con la ragazza. La madre ha parlato di "50-60 messaggi al giorno" che lui le inviava, compresi dei video in cui mostrava di aver passato la notte in macchina sotto casa loro, per aspettarla. Quattro giorni dopo, il 22 giugno, fu lei a convincere la figlia a denunciarlo. Anche davanti ai carabinieri, Frei Matzohl ribadì di non aver paura di lui che più volte aveva minacciato di uccidersi, se lei non fosse tornata con lui. In aula sono stati sentiti anche il compagno della madre, l'ex marito e due amiche: hanno descritto Cim come un uomo "geloso", che le controllava il cellulare e la chiamava per sapere dove e con chi fosse. (ANSA).

Pubblicato su Corriere delle Alpi