Infanticidio di Piove, Melissa Russo ai domiciliari in Puglia
Il Gip ha convalidato gli arresti domiciliari a casa dei genitori, in provincia di Bari. All’interrogatorio si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Venerdì l'autopsia sul corpicino del neonato
È stata disposta la misura cautelare dei domiciliari a Melissa Russo, la ventinovenne accusata di avere ucciso, la notte tra il 28 e 29 ottobre, la figlia appena nata. Secondo la procura avrebbe gettato il corpo della bambina nel water subito dopo il parto.
Oggi, giovedì 31 ottobre, di fronte al giudice per le indagini preliminari Domenica Gambardella, e il sostituto procuratore Sergio Dini, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. È stata scortata dal reparto di ginecologia intorno alle 9.30 del mattino, dopo essere stata dimessa, e trasferita in tribunale. All’interrogatorio con il gip, durato circa 40 minuti, non ha risposto alle domande.
È accusata di avere ucciso la figlia annegandola nel water intorno alle 4 del mattino di martedì scorso in una stanza di appartamento di via Borgo Padova, a Piove di Sacco, sopra al night club Serale. La ragazza, arrivata in ospedale per l’assistenza medica post-parto, ha riferito di non essere mai stata a conoscenza del fatto di essere incinta.
La ventinovenne, di origini italo-brasiliane, risulta residente in un paesino della provincia di Bari, in Puglia. Lì abitano ancora i genitori che si sono resi disponibili ad accogliere la figlia agli arresti domiciliari.
Pubblicato su Corriere delle Alpi