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Sul palco di Link: i protagonisti del festival del giornalismo a Trieste

Tra i tantissimi ospiti che saliranno sul palco a Trieste ne abbiamo scelti dodici, provando a raccontarli tra cenni pop e virgolettati dei diretti interessati

Tre giornate – dal 6 all’8 settembre - dense di incontri, pensati per aiutare il pubblico a comprendere il presente e immaginare il mondo che verrà grazie agli spunti offerti da tante voci autorevoli, provenienti dal mondo del giornalismo, dell’economia, della cultura. E proprio a loro, ai protagonisti di questa decima edizione di Link Media Festival 2024, abbiamo voluto dedicare questo spazio. Tra i tantissimi ospiti che saliranno sul palco a Trieste ne abbiamo scelti dodici, provando a raccontarli tra cenni pop e virgolettati dei diretti interessati.

SIMONA ROLANDI 7 settembre, 11.30

Simona Rolandi, per la seconda stagione consecutiva, conduce La Domenica Sportiva. Gli inizi: collabora con periodici sportivi come Play Horse, Volley & Volley e Fuoricampo e debutta in tv su reti locali romane. A Rai Sport dal 2001, conduce programmi come Replay, Dribbling, La DS estate, Novantesimo minuto, Notti europee, Notti mondiali, Pomeriggio da campioni, Il caffè degli europei, La giostra del gol. Segue gli studi pre e post partita della nazionale, della Coppa Italia di calcio, dell’Europa League, dell’europeo di calcio e degli eventi di pallavolo.

Una cosa che ha detto ⇒ «La passione per il giornalismo non me l’ha trasmessa nessuno in particolare. A 7-8 otto anni giravo con un microfono giallo e blu, quello dei bambini, e volevo intervistare le persone. Ci sono nata, insomma. Tanti mi dicevano: in Rai, se non sei raccomandata, non entri. Beh, non era vero». (intervisteromane.net, novembre 2010)

Una cosa su di lei ⇒ È laureata in Economia e Commercio alla Sapienza di Roma.

Pop ⇒ Ha giocato a pallavolo arrivando fino alla serie C2.

ADRIANO PANATTA 7 settembre, 17.30

La natura poliedrica di Adriano Panatta emerge dagli indicatori più semplici, come le prime righe della voce che Wikipedia gli dedica: ex tennista, allenatore di tennis, opinionista, ex pilota motonautico. E mica è tutto. Si aggiunga: gestore di club sportivi, attore, autore di libri, radio, tv. Servizio, volée e “veronica” (il colpo acrobatico che sapeva fare meglio di tutti): potenza e classe, traslocate dallo sport alla vita, dal lavoro alla mentalità. Numero 4 del mondo, vincitore a Parigi e a Roma nel 1976, principe azzurro della Davis, disincantato e geniale, esperto e intellettualmente onesto come pochi.

Una cosa che ha detto ⇒ «Ero insopportabile». (in molte interviste. Ma non è mica vero)

Una cosa su di lui ⇒ Vive a Treviso, con la moglie Anna Bonamigo. Gestisce il bellissimo Racquet Club.

Pop ⇒ Si è inventato una parola che descrive il suono prodotto quando la palla viene colpita bene: è “pof”. Ne parla in una breve apparizione cinematografica, facendone una metafora del rapporto con la vita. Quel cameo, di 100 secondi circa, è diventato famosissimo.

FRANCESCO CANCELLATO 8 settembre, 9.30 e 16.30

Francesco Cancellato dirige il giornale online Fanpage.it e fa parte del board of directors dell’European Journalism Centre. Nato a Lodi, dal dicembre 2014 al settembre 2019 è stato direttore del quotidiano online Linkiesta. it. Il suo ultimo libro è Nel continente nero, la destra alla conquista dell’Europa (Rizzoli, 2024). Sotto la sua direzione si è sviluppata Lobby Nera, la famosa inchiesta del team Backstair di Fanpage. it sulla sulla destra neofascista di Milano e i legami con i partiti in vista delle elezioni amministrative.

Una cosa che ha detto ⇒ «A me piace quando succedono cose nuove. E ancora di più, mi piace quando siamo noi a farle succedere. E ancora di più, mi piace quando succedono in un modo diverso e inatteso». (da un recente post su Facebook).

Una cosa su di lui ⇒ Il suo percorso ha inizi locali. Ha collaborato con i periodici locali La Tribuna di Lodi e Il Corriere Artigiano del Lodigiano.

Pop ⇒ Dal 2009 inizia lo studio della lingua cinese presso la Fondazione Italia Cina. Nel 2010 lavora a Shanghai al Padiglione italiano di Expo 2010.

BARBARA SCHIAVULLI 8 settembre, 10.30

Corrispondente di guerra e scrittrice, Barbara Schiavulli ha seguito i fronti caldi degli ultimi 27 anni: Iraq e Afghanistan, Israele e Palestina, Pakistan, Yemen, Sudan, Cile, Haiti, Venezuela. I suoi articoli sono apparsi sui principali quotidiani e settimanali italiani. Collabora con la BBC. Dirige Radio Bullets, testata online che si occupa di Esteri, diritti umani e inclusività. Ultimo libro: “Burqa Queen” .

Una cosa che ha detto ⇒ «A 13 anni quando le mie compagne di scuola volevano fare le maestre, le dottoresse o le ballerine, io volevo fare la giornalista di guerra. Volevo denunciare violenza, soprusi, ingiustizie. Non so come questo pensiero potesse attraversare una tredicenne, ma ero perfettamente conscia del fatto che questo sarebbe stato il mio ruolo nel mondo. E la mia guerra» . (dalla sua bio su Radio Bullets)

Una cosa su di lei ⇒ Vincitrice di numerosi premi, tra cui il Premio Luchetta, il Premio Antonio Russo, il Premio Maria Grazia Cutuli e il Premio Enzo Baldoni e Koiné.

Pop ⇒ Viaggia con un trolley rosa e una stilografica.

GIANNI RIOTTA 8 settembre, 11.30

Gianni Riotta dirige il Master in Comunicazione e il Centro di Ricerca Datalab all’Università Luiss di Roma, dove coordina IDMO, il polo nazionale dell’European Digital Media Observatory (EDMO) e altri progetti di ricerca, in collaborazione con l’Università di Harvard e il Ministero degli Affari Esteri. Visiting Professor alla Princeton University, dove si occupa di digital humanities, della storia sociale, visiva e dei dati dell’Italia, e di scrittura automatica. Editorialista per La Repubblica e Foreign Policy, i suoi libri sono stati tradotti in molte lingue e i suoi articoli sono apparsi su The New York Times, Le Monde, The Financial Times, The Washington Post.

Una cosa che ha detto ⇒ «Sempre cercare una diversa posizione, mai agire come gli altri si aspettano che tu agisca». (dal romanzo Il principe delle nuvole)

Una cosa su di lui ⇒ Ex vicedirettore del Corriere della sera; ha diretto il Tg1 e Il Sole 24 Ore.

Pop ⇒ Interista di ferro, ha allenato una piccola squadra di calcio a New York, i Blue Lions.

LILIANA FACCIOLI PINTOZZI 7 e 8 settembre, 15.30 e 11.30

Liliana Faccioli Pintozzi è a capo della divisione news internazionali a Sky Tg24, emittente dove lavora sin dalla fondazione, è stata corrispondente da Bruxelles, New York, Londra, e inviata su molti dei fronti più interessanti degli ultimi 20 anni. In libreria con “Figlie di Eva. La battaglia delle Donne per la Vita e la Libertà in Iran, Afghanistan e Stati Uniti” (paesi edizioni). Conduce Keyword, in onda dal lunedì al venerdì dalle 21.45. Ogni sera, attraverso l’individuazione di una “parola chiave”, viene approfondita la notizia più importante della giornata.

Una cosa che ha detto ⇒ «Tutto quello che è raccontato nel distopico Il Racconto dell’Ancella è realmente accaduto a un certo punto, da qualche parte». (Twitter, giugno 2022)

Una cosa su di lei ⇒ In aprile ha preso parte come moderatrice a una conferenza internazionale che celebrava i 75 anni della Nato.

Pop ⇒ La sua pagina facebook è presidiata da un disegno bellissimo del nipote Franz per la “zia Lili”, biro su foglio arancione a quadretti.

MAURO MAZZA 8 settembre, 16.30

Giornalista e scrittore. Mauro Mazza è commissario per la partecipazione del nostro Paese a Francoforte Buchmesse 2024. Ha diretto Tg2, RaiUno e RaiSport. Ha pubblicato una dozzina di libri. Dal 2023 è Commissario straordinario per l’Italia alla Buchmesse di Francoforte.

Una cosa che ha detto ⇒ «Una reale tragedia è l’inverno demografico: si va incontro con incoscienza a un suicidio dopo una storia plurimillenaria. Le migliori menti europee, laiche e religiose — di ogni religione — possono e devono fare moltissimo per affrontare questa emergenza, che è in primo luogo culturale. E le classi dirigenti hanno il dovere di ascoltare e intervenire prepotentemente». (intervista al Corriere della Sera, giugno 2023)

Una cosa su di lui ⇒ Ha lavorato anche per Rai Vaticano, nel 2015, con l’incarico di seguire il progetto relativo allo sviluppo dell’offerta informativa multimediale riferita al Pontificato di Papa Bergoglio.

Pop ⇒ Nella prima fase della carriera ha lavorato come radiocronista per le partite di calcio della “sua” Lazio per Teleroma 56 e per RDS.

MASSIMILIANO FEDRIGA 8 settembre, 19.30

Veronese di nascita, Massimiliano Fedriga è cresciuto a Trieste; studi al liceo scientifico Galilei e alla facoltà di Scienze della Comunicazione. Poi un Master in Analisi e Gestione della Comunicazione e il lavoro come responsabile marketing per diverse aziende del Nord Est. Fa politica da quando aveva 15 anni (presentò alla Lega un’autorizzazione firmata dai genitori); nel 2003 segretario provinciale della Lega, nel 2008 eletto alla Camera, per 10 anni, per poi vincere le elezioni come Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. Dal 2021 presiede la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

Una cosa che ha detto ⇒ «L’individualismo disgrega la coesione sociale» (al microfono durante la presentazione della Barcolana 2024) .

Una cosa su di lui ⇒ Padre di 2 figli. Con la moglie Elena Sartori si sono conosciuti in una mensa aziendale in via Flavia a Trieste, «dove – ha detto lei al Piccolo – non si discuteva di politica ma di lavoro».

Pop ⇒ Interista radicale. Citazione del 2018: «Conosco un unico Ronaldo e non è quello della Juventus».

PAOLO RUMIZ 6 settembre, 19.30

Triestino, Paolo Rumiz è un esploratore di terre e identità disertate dal turismo di massa. Figlio di una delle frontiere più mobili d’Europa, deve al sogno di superarla il registro della sua scrittura. Legge mappe e libri con la stessa avidità, e considera le scarpe importanti quanto il bloc notes. Ha seguito il crollo della Cortina di ferro, il conflitto jugoslavo, la nascita dei populismi, l’inizio della guerra in Afghanistan e molto altro. Il suo ultimo libro: “Verranno di notte. Lo spettro della barbarie in Europa” (Feltrinelli).

Una cosa che ha detto ⇒ «L’Europa è l’ultima isola di garanzia che si oppone al saccheggio finale del mondo, dove i poteri economici non possono farla interamente franca». (intervista a Repubblica, maggio 2024)

Una cosa su di lui ⇒ Proprio nel 2024 è stato insignito del Campiello alla carriera.

Pop ⇒ Sperimenta con grande efficacia la contaminazione dei generi espressivi. Negli ultimi anni è stato la voce narrante di alcune suggestive performances della European Spirit Youth Orchestra, alla quale è profondamente legato.

AGNESE PINI 7 settembre, 16.30

Nata a Carrara, laureata in Lettere a Pisa, Agnese Pini dirige da agosto del 2019 La Nazione, prima donna in 160 anni di storia del quotidiano. Dal primo luglio 2022 è stata nominata anche Direttrice Responsabile di QN Quotidiano Nazionale, Il Resto del Carlino e Il Giorno. Ha scritto “Un autunno d’agosto. L’eccidio nazifascista che ha colpito la mia famiglia. Una storia d’amore mentre la guerra torna a fare paura” per Chiarelettere, incentrato sulla strage del ’44 a San Terenzo (159 morti).

Una cosa che ha detto ⇒ «Le cose non esistono fino a che non le raccontiamo». (dal suo libro)

Una cosa su di lei ⇒ Considera come suoi punti di riferimento due giganti del giornalismo italiano, entrambi toscani: Oriana Fallaci e Tiziano Terzani. Racconta di essersi avvicinata al giornalismo nei giorni dell’attentato alle Torri Gemelle, colpita dal ruolo dei media in quell’occasione. Racconta che il suo primo articolo, proposto alla Nazione e cestinato, parlava dell’attentato.

Pop ⇒ La rivista Forbes l’ha inserita fra le 100 italiane di successo dell’anno 2021.

LILLO 7 settembre, 19.30

Pasquale Petrolo, in arte Lillo, è un artista trasversale, dalla tv al cinema e al doppiaggio, passando dai libri e dai fumetti, dalla radio e dal teatro e dal musical. Protagonista di un lungo sodalizio artistico con Greg, alias Claudio Gregori. È in uscita a settembre la seconda Stagione di “Sono Lillo”, la serie che ha ideato, scritto e interpretato. A Link gli sarà consegnato il premio Premio Unicef Link.

Una cosa che ha detto ⇒ «Uno pensa: ammazza che talento, sai fare tutto. In realtà io faccio sempre la stessa cosa, di base sono un umorista e trasferisco questo modo di divertire e intrattenere nei vari mezzi espressivi. Ho bisogno di stimoli; e mettersi in gioco per me è vitale». (intervista a Repubblica, 2019)

Una cosa su di lui ⇒ Ha collaborato alla fondazione di una stazione radio in Malawi, nell’Africa sud-orientale; ha collaborato anche con Action Aid.

Pop ⇒ «Quando torno a casa stanco, mi rilasso dipingendo miniature, è una cosa che faccio tutte le sere. Ho cominciato tanti anni fa con gli orchetti».

GIOVANNA BOTTERI 6 settembre, 15.45 e 18

Triestina, laurea in Filosofia, dottorato alla Sorbona. Reporter e anchorwoman Rai (Tg3), Giovanna Botteri ha seguito i più importanti eventi internazionali. Nel 2001 il G8 di Genova. In Afghanistan e in Iraq, dove filma nel 2003 in esclusiva mondiale l’inizio dei bombardamenti su Baghdad. In Libano, Siria, Iran. Dal 2007, negli Stati Uniti, segue la campagna di Obama, il crollo di Wall Street, la guerra all’Isis, le stragi, la vittoria di Trump. Dal settembre 2019 è in Cina, testimone della pandemia. Dal 2022 a Parigi ha seguito la rivolta delle banlieues e l’onda della destra lepenista. Cavaliere della Repubblica, Légion d’Honneur della Repubblica Francese.

Una cosa che ha detto ⇒ «L’idea che in questa situazione l’Ucraina attacchi la Russia mi pare folle; un rischio spaventoso». (su La7, 12 agosto)

Una cosa su di lei ⇒ A Trieste studiava in Cavana e ha fatto esperienze all’interno dell’ospedale psichiatrico e dell’ospedale infantile, il Burlo.

Pop ⇒ «Ora che sono andata in pensione vorrei fare un corso di surf. Sì, stare in piedi sulla tavola e cavalcare le onde».

Pubblicato su Corriere delle Alpi