Morta in bagno, non era suicidio: accusato il marito
Incastrato dopo un anno dal cellulare della moglie
ABANO TERME, 24 AGO - Era stata trovata morta nella doccia ad Abano con una cintura intorno al collo: in un primo tempo si era pensato ad un suicidio per il caso di Nicoleta Rotaru, 37 anni, due figlie piccole. Ma ora, a distanza di un anno dal fatto, per quel decesso avvenuto lo scorso agosto è stato arrestato il marito Erik Zorzi per omicidio aggravato. L'uomo, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, comparirà per l'udienza preliminare il prossimo 17 settembre. La svolta nell'inchiesta, condotta dai Carabinieri, è avvenuta ascoltando l'audio del cellulare della donna, dal quale si percepisce chiaramente prima la discussione e poi la lotta che ha portato alla morte della donna. Quando i soccorritori, chiamati dal marito, sfondarono la porta del bagno, trovarono la donna rannicchiata a terra con una cintura di pelle stretta alla nuca. I solchi sul collo risultarono all'epoca compatibili con la cintura. Da tempo la coppia viveva di continui litigi, al punto che la vittima aveva pensato di trasferirsi altrove con le figlie. Ciò che l'assassino non aveva previsto è che la notte del 2 agosto 2023 Nicoleta registrò con il cellulare lo scontro con il marito e i rumori di lotta, suoni che gli investigatori hanno ritenuto compatibili con un'azione omicidiaria. (ANSA).
Pubblicato su Corriere delle Alpi