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Mostra del cinema, ecco la guida a tutti gli eventi del Lido

Giorno per giorno, tutti i film e le star in arrivo sul tappeto rosso.Tra new entry e grandi ritorni saranno dieci giorni ad alto tasso di emozione

Bollino rosso per il primo settembre: tra Brad Pitt, George Clooney, Adrien Brody, Richard Gere di passaggio, non si potrà non fare un salto al Lido. Occhio poi il 4 a Lady Gaga, nota per le sue improvvisate in sala e per le calli. Sarà una Mostra del Cinema ad alta tensione di stelle, dal 28 agosto al 7 settembre. Il calendario delle proiezioni, da ieri sul sito www. labiennale.org con tanto di biglietti e formule di abbonamento, è un tomo da cinquanta pagine tutto da studiare: innanzitutto, per trovare la quadra tra durate dei film (pochi scendono sotto le due ore) e le serie tv, integrali, spezzate in due giornate consecutive. Martedì 27 agosto: omaggio a De Sica

Prima di calcare il red carpet della Sala Grande, i lettori della Nuova – grazie al coupon che verrà pubblicato nei prossimi giorni – potranno fare un salto nel tempo con la serata di preapertura, dedicata a “L’oro di Napoli” di Vittorio De Sica, a cinquant’anni dalla scomparsa del regista (ore 20. 30, Sala Darsena). In prima fila, ci saranno Aurelio De Laurentis e Andrea De Sica. Mercoledì 28: tutti per Jenna Ortega

È l’idola della Generazione Z, lanciata dalla serie “Wednesday” su Netflix e da quel balletto subito virale su TikTok sulle note di “Goo Goo Muck”. Jenna Ortega si prenderà il tappeto rosso del film di apertura, “Beetlejuice Beetlejuice” di Tim Burton, insieme ai big Michael Keaton, Winona Rider, Monica Bellucci (fiamma di Burton). Cerimonia in Sala Grande, dalle 19 (e in diretta al Palabiennale): prima prova per la madrina Sveva Alviti e primo premio, con il Leone d’oro alla Carriera all’inossidabile talento di Sigourney Weaver. Non solo il sequel di Beetlejuice, lo spiritello senza filtri: c’è anche Valerio Mastandrea, che alle 16 apre la sezione Orizzonti con “Nonostante”. Giovedì 29: ammaliante Angelina

Il glam di Hollywood sfodera due assi: Angelina Jolie e Cate Blanchett. Jolie torna in un ruolo da protagonista assoluta, sarà la divina Callas in “Maria” di Pablo Larraín, primo film in concorso (con il veneziano Alessandro Bressanello che interpreta suo marito). Occhi aperti anche per Blanchett, protagonista nella serie Apple “Disclaimer” di Alfonso Cuarón, e per Úrsula Corberó (la sbarazzina Tokyo in “La casa di Carta”), in “Kill the Jockey” di Luis Ortega. Venerdì 30: eros a mille

Nicole Kidman, Antonio Banderas, il giovane Harris Dickinson: è la ricetta perfetta per il thriller erotico “Baby Girl” di Halina Raijn. E Kidman non si fa vedere al Lido dai tempi di “Birth”, esattamente 20 anni fa. Ma sarà una giornata da mille sfaccettature: l’attualità farà irruzione con un docu sul conflitto israelopalestinese, mentre si ricorderanno anche John Lennon e Yoko Ono in un docu ricco di inediti, oltre all’omaggio a Carlo Mazzacurati a 10 anni dalla morte e il primo film di mezzanotte.

Sabato 31: primo italiano in concorso

Gianni Amelio porta “Campo di Battaglia” girato in Friuli ripercorrendo il dramma della Prima Guerra Mondiale e della Spagnola, con Alessandro Borghi e la trevigiana Federica Rosellini, mentre Jude Law e Nicholas Hoult infiammano la passerella serale con “The Order” di Justin Kurzel. Secondo film di mezzanotte, c’è il regista Harmony Korine, l’anno scorso in maschera: che cosa avrà in serbo? Domenica 1: hollywood da urlo

Si urla, punto. La coppia più famosa del cinema, Brad Pitt e George Clooney, per lo più interpreti di lupi solitari in “Wolfs” di Jon Watts. Ma il cuore batte anche per Adrien Brody, Guy Pearce, Felicity Jones e Stacy Martin in “The Brutalist” di Brady Corbet. Come se non bastasse, al Nicelli c’è l’amfAR gala con Richard Gere. Lunedì 2: febbre Almodóvar

È il momento del dramma familiare, in pieno stile Almodóvar e per la prima volta interamente in inglese, con Tilda Swinton, Julianne Moore e John Turturro, “The Room Next Door”. C’è anche il secondo film italiano, “Vermiglio” di Maura Delpero, sulle orme del realismo alla Ermanno Olmi. Poi, doppio premio: Leone d’oro alla carriera al regista australiano Peter Weir e il Cartier Glory to the Filmaker al francese Claude Lelouch. Martedì 3: un daniel craig mai visto

Corre per il Leone d’Oro “Queer” di Luca Guadagnino, tratto dall’omonimo romanzo di Burroughs, con un inedito Daniel Craig nel ruolo di Lee, americano espatriato, omosessuale ed eroinomane che vive a Città del Messico. Attenzione poi a Caleb Landry Jones, che dopo il ruolo lo scorso anno in “Dogman”, torna alla ribalta in “Harvest” di Athina Rachel Tsangari: con lui, ci sarà Harry Melling. Se non lo ricordate, è il cugino Dudley nell’intramontabile Harry Potter. Mercoledì 4: la “folie” di lady gaga

Forse il giorno più atteso, con il sequel di Joker, “Joker: Folie à Deux” di Todd Phillips. Un musical, un intreccio di follia, che scaturisce dall’incontro in prigione tra Joker, Joaquin Phoneix, e Harleen Quinzel, Lady Gaga. Ma l’hype può solo crescere, con Pietro Castellitto nei panni di Riccardo Schicchi in “Diva Futura”, con la regia di Giulia Louise Steigerwalt. Da non perdere anche Vincent Lindon, interprete in “The Quiet Son” delle sorelle Coulin. Giovedì 5: a tutta Italia

Il filo conduttore è quello delle storie vere. “Iddu” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, in Concorso, si ispira al boss Matteo Messina Denaro, interpreti Elio Germano, Toni Servillo. Poi, l’attesa serie “M-Il figlio del secolo”, tratta dal libro di Scurati sull’ascesa al potere di Mussolini, con Luca Marinelli e il veneto Paolo Pierobon. Attenzione all’attualità, con il docu di Anastasia Trofimova sulla guerra tra Russia e Ucraina, vista in presa diretta dal fronte russo. Da segnare in agenda anche il primo film da Singapore, “Strangers Eyes” di Yeo Siew Hua, una riflessione su tecnologia e sorveglianza. Venerdì 6: spazio alla trasgressione

L’amore in ogni sua sfaccettatura, fuori dagli schemi, che sfida gli stereotipi. Farà parlare “Love” di Dag Johan Haugerud, che dalla Norvegia porta il nuovo capitolo di una trilogia che esplora sessualità, desiderio, trasgressione. Sul fronte italiano, c’è una reunion di famiglia: se la scenografa Paola Comencini riceverà il premio Campari Passion for Film, subito dopo verrà proiettato il film Fuori Concorso della sorella Francesca, “Il tempo che ci vuole”. Come suggerisce il titolo, di stampo autobiografico. Sabato 7: Il ruggito e Sienna Miller

La Mostra chiude, ma il calendario non ne vuole sapere: a sorpresa planano al Lido Kevin Costner e Sienna Miller, di primo mattino in Sala Giardino, per “Horizon: an American Saga”, di cui Costner è anche regista in piena epopea del West. Si chiudono le danze con le premiazioni e un’altra gemma del cinema italiano: “L’orto americano” di Pupi Avati, dove rivedremo Filippo Scotti, premio Mastroianni con Sorrentino in “È stata la mano di Dio”. Una maratona da capogiro.

Pubblicato su Corriere delle Alpi