Accoltellato e ucciso, tre fermi di cui uno per omicidio
Tavullia, scontro tra due gruppi. Morto un 38enne, alcuni feriti
PESARO, 08 AGO - Dopo l'aggressione di ieri a Tavullia (Pesaro Urbino) in cui un 38enne albanese è stato accoltellato e ucciso, e altre persone sono rimaste ferite, sono tre le persone, di origine albanese, fermate come indiziate di delitto: per due uomini provenienti da Riccione l'accusa è di lesioni gravi, mentre per un altro, residente a Tavullia, l'ipotesi di reato è di omicidio. Ad eseguire queste misure sono stati i carabinieri delle Compagnie di Pesaro e Riccione, unitamente ai colleghi del Nucleo Investigativo presso il Comando Provinciale di Pesaro Urbino. Le indagini dei carabinieri hanno accertato che il 38enne accoltellato era stato trasportato da due suoi connazionali in auto al pronto soccorso di Cattolica e vi è giunto già morto. L'uomo aveva avuto una accesa discussione con i componenti di un nucleo familiare residente a Tavullia, anch'esso composto da albanesi. Il capo famiglia di questi ultimi, vistosi aggredire dai tre con un bastone metallico e con un martello da cantiere, tanto da dover ricorrere insieme a propri famigliari alle cure di Pronto soccorso di Pesaro, avrebbe dunque estratto un coltello e colpito più volte Idrizi al costato, causandone la morte. I motivi a base dell'aggressione sono tuttora al vaglio degli investigatori. I tre fermati, su disposizione della Procura di Pesaro, sono stati associati al carcere di Pesaro, in attesa dell'udienza di convalida. (ANSA).
Pubblicato su Corriere delle Alpi