Vincenza conosceva il suo assassino: una trappola mortale e due fendenti
Il giallo di Treviso: il killer l’avrebbe sorpresa in bicicletta sulla strada verso casa e aggredita. Lei non ha tentato di difendersi
Vincenza Saracino conosceva il suo assassino. Chi mai avrebbe deviato il tragitto in bicicletta, a poche centinaia di metri da casa, per entrare in quel viottolo sterrato che porta a un casolare diroccato, sporco e pieno di putridi rifiuti, se non per una ragione ben precisa? Un appuntamento oppure una trappola ordita da qualcuno che la conosceva più o meno bene?
È una pista che gli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Giovanni Valmassoi, stanno battendo. Che non si sia trattata...
Pubblicato su Corriere delle Alpi