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Aggredito durante una lite, 18enne colpito a morte da una catena

Ad Asti arrestato un 34enne pakistano. Un altro fermo

TORINO, 02 MAG - Si chiamava Manneh Nafugi il diciottenne richiedente asilo originario del Gambia morto stamattina all'ospedale di Alessandria. Il decesso è avvenuto a seguito delle lesioni riportate durante la rissa scoppiata Canelli, in provincia di Asti, martedì sera scorso 30 aprile. Il suo presunto aggressore, un pakistano 34 enne, è attualmente detenuto al Carcere di Quarto d'Asti in attesa della convalida del fermo, su di lui pende da stamattina l'accusa di omicidio. Stando alle prime ricostruzioni il pakistano, con alcuni complici, uno dei quali è già stato fermato dai carabinieri della compagnia di Canelli, avrebbero aggredito Manneh con catene e bastoni. Proprio una catena d'acciaio, di quelle che si usano per legare biciclette o motorini, sarebbe risultata essere l'arma del delitto. Già martedì sera le condizioni di Manneh apparivano gravissime e a nulla è valso il tempestivo intervento dell'elisoccorso e l'immediato trasporto del ferito all'ospedale di Alessandria. Colpito alla testa con la catena d'acciaio, il giovane gambiano è morto stamattina. All'origine della rissa ci sarebbero dissapori maturati all'interno del Cas- centro di accoglienza straordinaria di Cassinasco, paesino poco distante da Canelli, dove tutti i coinvolti nella rissa risiedevano. (ANSA).

Pubblicato su Corriere delle Alpi