La tatuatrice delle donne operate di tumore al seno
Rita Molinaro, trevigiana: «Ogni paziente ha una sua storia. Il mio lavoro è professionalità, passione e arte»
«Scusi quando arriva il tatuatore?», chiede preoccupata la signora stesa sul lettino, il seno nudo segnato dalla mastectomia che le ha salvato la vita, ma ferito la femminilità. Ha 73 anni ed è lì, nel laboratorio della Lilt, che aspetta il professionista che le ricostruirà aureola e capezzolo. S’immagina un uomo rude con gilet in pelle, piercing, tatuaggi tribali, ...
Non certo quella signora che dietro a un paio di occhiali dall’importante montatura scura, la bocca coperta da una mascherina,...
Pubblicato su Corriere delle Alpi