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Femminicidio in Salento, il marito ai pm 'non ricordo nulla'

Si costituisce poi si sente male e dice:'Non so perchè sono qui'

LECCE, 17 MAR - E' durato fino alla tarda serata di ieri l'interrogatorio di Albano Galati, il 57enne di Taurisano che ha ucciso la moglie 50enne Aneta Danelczyk a coltellate, ferendo lievemente anche la vicina di casa a cui la donna aveva chiesto aiuto per sfuggire alla furia omicida del marito dal quale si stava separando. Galati dopo l'omicidio si era costituito in commissariato. Poi - a quanto si apprende - ha manifestato uno stato di alterazione psicofisica, si è sentito male e ha perso i sensi. Una volta rinvenuto, dopo l'intervento di un'ambulanza, è stato interrogato dai pm ai quali ha detto di non ricordare nulla, neanche perché si trovasse lì in quel momento. Al termine dell'interrogatorio il pm Villa ha disposto il fermo del 57enne e il suo trasferimento in carcere in vista dell'interrogatorio di convalida. Il magistrato ha anche disposto l'autopsia che sarà eseguita mercoledì dal medico legale Roberto Vaglio. Dal primo esame esterno risulta che l'assassino abbia inferto almeno nove fendenti con un coltello da cucina con una lama lunga 19 centimetri. Galati e Aneta non vivevano più insieme ma continuavano a vedersi. L'ultima volta si erano visti la sera prima del femminicidio. (ANSA).

Pubblicato su Corriere delle Alpi