22enne si suicida nel Cpr a Roma, disordini con lancio di sassi
Protesta sedata con i lacrimogeni. Magi e D'Elia, 'va chiuso'
ROMA, 04 FEB - Disordini nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria, all'estrema periferia di Roma, dove stamattina all'alba è stato trovato morto suicida un ventiduenne. Alcuni ospiti hanno tentato di sfondare una porta in ferro, lanciato sassi e pietre contro il personale e tentato di incendiare un'auto. Sul posto la polizia. Il ragazzo, originario della Guinea, è stato trovato morto intorno alle 6 di stamani. Dopo il suicidio è scattata la protesta. Le forze dell'ordine hanno lanciato lacrimogeni da parte per placare la protesta. Ora la situazione è tornata alla normalità. "I detenuti ci hanno parlato delle condizioni infernali che si vivono in questo centro, da un punto di vista sanitario, d'igiene e di alimentazione. La richiesta al governo è di entrarci in questi luoghi, di vederli e di andare verso un superamento e una chiusura di questi luoghi. Un conto è avere un tempo limitato prima del rimpatrio, ma qui ci sono persone che non verranno mai rimpatriate e vengono tenute in uno stato di prigionia", ha detto il deputato e segretario di +Europa Riccardo Magi dopo essere stato al Cpr. Con lui la senatrice dem Cecilia D'Elia: "Siamo tutti convolti per la morte del ragazzo. È tutto surreale. Le condizioni sono pessime. Il Cpr di Ponte Galeria va chiuso". (ANSA).
Pubblicato su Corriere delle Alpi