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Processo Impagnatiello, famiglia Giulia nomina 2 psichiatri

Mossa per ribattere alla difesa che punta sul vizio di mente

MILANO, 17 GEN - Sono già pronti a ribattere alla linea difensiva che punterà sul vizio di mente, nel caso venisse disposta una perizia psichiatrica, i legali dei familiari di Giulia Tramontano, la 29enne incinta al settimo mese uccisa con 37 coltellate dal fidanzato Alessandro Impagnatiello il 27 maggio scorso a Senago, nel Milanese. Per l'imputato domani si aprirà il processo in Corte d'Assise a Milano. Da quanto si è saputo, infatti, l'avvocato Giovanni Cacciapuoti, che rappresenta il padre Franco, la madre Loredana, il fratello Mario e la sorella Chiara (saranno presenti in aula domani), ha già nominato due psichiatri, Salvatore De Feo e Diana Galletta, che potranno svolgere il loro lavoro di consulenti nel caso in cui la Corte, su richiesta della difesa, nel processo disponga una perizia psichiatrica per accertare un eventuale vizio di mente. Incapacità di intendere e di volere, totale o parziale, che, qualora venisse riconosciuta, potrebbe evitare la pena dell'ergastolo per il 30enne, ex barman di un hotel di lusso, accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione (avrebbe fatto anche ingerire alla fidanzata veleno per topi per mesi), crudeltà, futili motivi e rapporto di convivenza. E' anche imputato, a seguito dell'inchiesta dei carabinieri del Nucleo investigativo, coordinata dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, per interruzione di gravidanza non consensuale e per occultamento del cadavere. I legali Giulia Geradini e Samanta Barbaglia, che assistono Impagnatiello, hanno presentato una lista testimoni con due soli nomi, quello dello psichiatra Raniero Rossetti - che tra le altre cose si è occupato dal caso di Omar Confalonieri, l'ex agente immobiliare condannato per aver drogato e violentato alcune donne - e della psicologa Silvana Branciforti. Scelta, quella difensiva, che prelude appunto ad una richiesta ai giudici di accertamento psichiatrico. (ANSA).

Pubblicato su Corriere delle Alpi