Giovani morti nel palazzo abbandonato di Padova: uno di loro è ancora senza nome. Sui corpi verrà eseguita l’autopsia
L’ex don Favarin: «Purtroppo questi ragazzi spesso rifiutano l’accoglienza preferendo lo spaccio»
Oltre alla tragedia di tre giovani vite spezzate nella notte dell’Epifania, si aggiunge il dramma della difficile identificazione. I tre nordafricani, trovati senza vita in giacigli di fortuna all’interno dell’ex istituto Configliachi a Padova, morti dopo aver respirato il monossido di carbonio sprigionato dal braciere che avevano usato per riscaldarsi, ad oggi non hanno ancora un nome.
Su di loro si sa poco se non che sono tutti e tre tunisini, probabilmente originari di paesi tra loro vicini. Due hanno...
Pubblicato su Corriere delle Alpi