Fuga di gas: esplode una palazzina nel Ferrarese, morti due ex coniugi
La tragedia ad Argenta (Ferrara) nella tarda serata di ieri
Un boato tremendo, sentito anche a chilometri di distanza che ha provocato un incendio e ha fatto crollare una palazzina. Sono morti così, a Monestirolo, fra Argenta e Ferrara, Andrea Binelli, 76 anni e Gabriella Piccini, 74, ex coniugi che però continuavano ad abitare in due appartamenti attigui nello stesso edificio. A provocare l'esplosione, nella tarda serata di ieri, una fuga di gas da un deposito di gpl. I corpi dei due sono stati recuperati questa mattina. Le cause che hanno provocato l'esplosione sono al vaglio dei vigili del fuoco. Quello che è certo è che gli ambienti dell'edificio si sono saturati di gpl che lo ha poi fatto esplodere. Gli impianti domestici erano alimentati da un deposito di, il classico bombolone interrato collegato ai vari impianti. Dopo l'esplosione, che ha completamente distrutto le parti strutturali dell'edificio, si è propagato anche un incendio che ha reso ancora più difficile e pericoloso il lavoro dei vigili del fuoco.
Il corpo di Binelli è stato trovato verso le sei, dopo molte ore di ricerche, quello della moglie attorno a mezzogiorno, dopo che le speranze di ritrovarla in vita si erano drasticamente affievolite. Le ricerche dei vigili del fuoco sono proseguite anche nel pomeriggio, giusto per escludere la presenza di altre persone, che comunque non risultava dalla ricostruzione delle ultime ore delle vittime. I cadaveri sono stati trovati vicino a dei materassi, quindi è probabile che siano stati colti nel sonno, anche se la situazione provocata dall'esplosione rende impossibile dire con precisione cosa stessero facendo prima di morire. I due ex coniugi vivevano da soli, ognuno nel proprio appartamento. In passato erano stati titolari di un'azienda agricola. Lasciano una figlia che abita all'estero.
Con loro viveva un cagnolino di piccola taglia che è riuscito a mettersi in salvo e a sfuggire alla macerie ed è stato trovato vivo dai vigili del fuoco impegnati nelle ricerche. L'impegno è stato notevole anche perché l'emergenza è scattata di notte: è intervenuta anche una squadra con un macchinario speciale dotato di una pinza per macinare e demolire il tetto, che essendo pericolante, metteva a rischio anche chi stava cercando i corpi. Complessivamente hanno lavorato 43 vigili del fuoco, arrivati da Ferrara, Portomaggiore e Molinella, con loro le squadre abilitate per ricerca persone da Bologna, Treviso, Rovigo e Venezia. Le unità cinofile di Bologna e Parma e le squadre di movimento terra da Forlì e Piacenza. "Esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza ai familiari delle persone decedute a seguito dello scoppio - ha detto il sindaco di Ferrara Alan Fabbri - grazie ai soccorsi, e in particolar modo ai vigili del fuoco e alla protezione civile, per il repentino intervento e il lavoro di ricerca e messa in sicurezza dell'area. Sono momenti tristi per tutta la comunità. Attendiamo di capire l'esatta dinamica di quanto accaduto. Il nostro pensiero e le nostre preghiere sono per le due vittime".
Pubblicato su Corriere delle Alpi