Hebron, la vita a metà

L’inferno quotidiano di Yahya schernito dai coloni in Cisgiordania: «Rinchiusi dai soldati ai check-point tra coprifuoco e agguati»

Yahya Idais ha cinquantatré anni, due figli, un negozio di pane e dolci a Hebron e un’idea chiara della dignità. Per lui, dice, la parola dignità significa raggiungere casa senza essere insultato o picchiato da un soldato israeliano o da un colono a un check point.

Un giorno, lo scorso anno, Yahya era seduto di fronte casa, è passato un colono in macchina, ha abbassato il finestrino, gli ha sputato e ha continuato a guidare. Poi è tornato indietro, ha...

Pubblicato su Corriere delle Alpi