Pene lievi, ma la giustizia punisce i colpevoli del Vajont
La storia del procedimento giudiziario, sul filo della prescrizione: un processo fortemente politico che delude i sopravvissuti ma riconosce le responsabilità della Sade e dell'Enel. E anche dello Stato. L'opinione del giudice istruttore Fabbri
Il processo Vajont è terminato quasi sette anni e mezzo dopo il disastro, 14 giorni prima di cadere in prescrizione. Un procedimento giudiziario che ha deluso i sopravvissuti per le le condanne a pochi anni, lievi se rapportate agli effetti dell'ondata. La giustizia però ha riconosciuto la prevedibilità dell'evento: la Sade (poi Enel) sapeva. E, cosa rarissima in Italia, ha riconosciuto responsabile, tra gli altri, anche lo Stato.
La magistratura aveva aperto l'inchiesta appena tre giorni dopo il disastro del...
Pubblicato su Corriere delle Alpi