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Lampedusa, la strage sulla pelle: l’orrore della notte più buia è un ricordo indelebile

Il 3 ottobre di dieci anni fa il naufragio a mezzo miglio dall’isola. Joseph Gurja è uno dei 155 superstiti della tragedia. Ha tatuate sul braccio la nave dei soccorsi e la data: «Non dimentico gli occhi di chi è morto in mare»

LAMPEDUSA. L’orrore della notte più buia è un ricordo indelebile. Impresso nella mente, inciso sulla pelle. L’immagine è quella di una nave da soccorso, sommersa dalle onde che recupera, come pesci, quelli che si sono salvati. Mentre altri corpi scivolano, ingoiati dal fondo del mare. In basso una data: 3.10.13. Ogni volta che Joseph Gurja, originario dell’Eritrea, scopre l’avambraccio destro, mostrando questo tatuaggio, ricorda le urla strazianti di quel 3 ottobre di dieci anni fa. Sono più di 500 stipati...

Pubblicato su Corriere delle Alpi