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Ancora morti sul lavoro: un operaio perde la vita in un macello nel Padovano

La tragedia nella notte tra venerdì e sabato: Stefano Moletta, di 57 anni, è rimasto intrappolato e schiacciato tra il telaio metallico di una finestra e la parte posteriore di un carrello elevatore

Erano le 5 del mattino di sabato quando lo Spisal (Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro) è stato allertato e ha inviato sul posto tre tecnici della prevenzione per condurre le indagini necessarie per un grave incidente sul lavoro in un macello di Ponte San Nicolò, comune a sudest di Padova.

Stefano Moletta, classe 1967, era rimasto intrappolato e schiacciato tra il telaio metallico di una finestra e la parte posteriore di un carrello elevatore. La terribile circostanza aveva visto il lavoratore rimanere intrappolato tra la finestra e il carrello, che si era misteriosamente messo in movimento. Il lavoratore prestava servizio da solo in quel momento e il suo corpo senza vita è stato scoperto sabato mattina dai colleghi, ancora schiacciato dal carrello in funzione. L'uomo, originario di Cittadella e residente a Tombolo, è stato il secondo lavoratore a perdere la vita a causa di un incidente sul lavoro nel territorio euganeo nel corso del 2023.

La dottoressa Rosana Bizzotto, direttrice dello Spisal dell'Ulss 6, ha spiegato che il lavoratore coinvolto era un «lavoratore somministrato», cioè non dipendente direttamente dalla struttura in cui prestava servizio, ma fornito da un'agenzia interinale. Per Bizzotto l’incidente rappresenta una «sconfitta», verificatasi «nonostante gli sforzi costanti da parte dello Spisal, con quasi 2000 controlli effettuati dall'inizio dell'anno e il continuo impegno nella promozione della cultura della sicurezza e della capacità di autotutela».

Pubblicato su Corriere delle Alpi