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Morto a 55 anni il super atleta Roberto Fornaro durante la maratona Etna Extreme

Il dramma domenica 3 settembre. Uno dei compagni: «La sola sensazione buona che resta è quella di appartenere ad un gruppo di persone che mettono umanità e rispetto di fronte a classifiche»

Tragedia durante la maratona Etna Extreme. Nella serata del 3 settembre, intorno alle 20 circa, Roberto Fornaro, 55 anni, originario di Castelgomberto, in provincia di Vicenza, si è sentito male e si è accasciato a terra. Vani i soccorsi, arrivati grazie alla segnalazione di un altro atleta Secondo i primi accertamenti avrebbe avuto un infarto al miocardio. Sul posto, insieme ai carabinieri di Randazzo, è arrivato anche il figlio per il riconoscimento della salma. La gara è stata sospesa al 50esimo chilometro, quando gli atleti erano arrivati a Milo.

«Nessuno dei partecipanti alla Etna Extreme 100 km, partita da Bronte la notte scorsa, si sarebbe immaginato neanche lontanamente un epilogo tanto triste - ha scritto su Facebook il 3 settembre alle 20.31 Emanuele Vaccaro , uno dei partecipanti -. Ciò che ci attendevamo era una buona dose di fatica e sudore, paesaggi bellissimi, un'alba in risalita verso l'Etna e tante emozioni felici. Invece, quando il fato decide di lasciare il segno a modo suo e al 50esimo km ti viene comunicato che una disgrazia imprevedibile impone la sospensione della competizione, non resta altro che il silenzio e il raccoglimento per chi adesso avrebbe dovuto essere a festeggiare l'ennesima medaglia di finisher. La sola sensazione buona che resta è quella di appartenere ad un gruppo di persone, gli amanti delle ultra, che mettono umanità e rispetto di fronte a classifiche, podi e medaglie. Oggigiorno neanche questo può dirsi scontato».

Sul profilo Facebook di Roberto Fornaro si legge «Ciao Roberto», con una foto in compagnia degli amici. Era conosciuto in paese per sua attività di parrucchiere e barbiere. Aveva fondato l’associazione sportiva Casteltrail, con la quale organizzava ogni anno una gara di trail. Nel tempo libero si dedicava all’allenamento dei bambini.

Pubblicato su Corriere delle Alpi