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Omicidio Sofia Castelli, le amiche: “Zakaria la tormentava, seguendola ovunque e sui social”. Oggi i nuovi risultati dell’autopsia

Le testimonianze: «Mise le mani addosso a un ragazzo soltanto perché le parlava»

Zakaria la tormentava, la seguiva, le stava addosso. La pedinava in discoteca, una volta arrivò a mettere le mani addosso a un ragazzo soltanto perché in un locale stava parlando alla «sua» Sofia. I racconti delle amiche di Sofia Castelli, la giovane uccisa a Cologno Monzese la notte dello scorso 29 luglio in casa, mentre dormiva, dall’ex compagno danno il senso di quanto il giovane fosse ossessionato. Zakaria Atqaoui, secondo le amiche della vittima, non si limitava a seguire in ogni occasione l’ex ma la tormentava anche sui social. Rispondeva e commentava immancabilmente ogni storia che Sofia postava su Instagram: la ragazza era riuscita a bloccarlo, ma lui «passava» dai profili delle amiche.

Il rischio di abituarsi ai femminicidi

Sul fronte delle indagini, oggi sono previsti nuovi esami autoptici: i primi esiti, resi noti ieri, confermerebbero i quattro fendenti al collo e al viso. Il cadavere della ragazza on presenterebbe altre lesioni o ecchimosi compatibili con lo scenario di una prolungata colluttazione. Sotto le unghie, in particolare, non vi sarebbero tracce macroscopiche, mentre sui segni biologici servirà più tempo per un'analisi (l'ex fidanzato presentava graffi al volto quando si è costituito). L'ipotesi più accreditata quindi, al momento, è che la giovane, sorpresa nel sonno, abbia avuto una debole reazione istintiva dopo il primo fendente, subito scemata.

Pubblicato su Corriere delle Alpi