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Omicidio di Treviso, preso il mandante: è l’ex marito. In manette altre tre persone

L’autopsia aveva rivelato anomalie nell’omicidio, da lì le indagini e la ricostruzione del movente. L’ex coniuge della nonnina di Conegliano ha agito con una giovane domenicana e due suoi connazionali

La verità, amara, è stata scoperta. I carabinieri hanno infatti arrestato quattro persone accusate dell’omicidio di Margherita Ceschin, la donna di 72 anni ritrovata senza vita nella sua abitazione di Conegliano (Treviso) il 24 giugno scorso. Si tratta del presunto mandante del delitto, l'ex marito della vittima, 80 anni, il quale avrebbe agito in concorso con una 32enne di origini dominicane e di due connazionali della donna, un 38enne ed un 41enne, quest’ultimo trovato in possesso di circa tre etti di cocaina.

Le anomalie erano emerse subito, soprattutto dopo l’autopsia. L’anziana, mamma di due figlie e nonna di tre nipoti, era stata soffocata e poi uccisa. Si era trasferita da quattro anni da Ponte di Piave a Conegliano per avvicinarsi a una delle figlie, alla anziana madre (mancata per Covid) da accudire e al fratello.

Era una signora da sempre dedita alla famiglia, di modi semplici ed eleganti, benvoluta da tutti e che aveva dedicato questa parte della vita, da nonna ancora giovane ed attiva, ai propri nipoti, che la adoravano.

«Una donna allegra e piena di amiche, dinamica e con uno stile di vita che non dava nell’occhio, senza alcun hobby particolare», dicono le due figlie, Francesca ed Elisabetta. C'è un misto di sentimenti, tra paura, incredulità e sconcerto. Anche loro sono attoniti per gli sviluppi della vicenda, con un omicidio che si è consumato nel loro condominio, dove nessuno tra venerdì e sabato ha notato anomalie.

Pubblicato su Corriere delle Alpi