Esplosione in una fabbrica di fuochi di artificio nel Napoletano: morto un operaio di 51 anni
E’ accaduto a Roccarainola. Sul posto i vigili del fuoco. I titolari sono gli stessi dell’impresa che subì analoga deflagrazione nel 2002 a Visciano: morirono tre persone
Un boato fortissimo. La terra che trema come fosse in atto un terremoto. Poi le fiamme e la colonna di fumo che si alza in cielo rimanendo visibile da lontano.
Questa mattina a Roccarainola, in provincia di Napoli, un’esplosione ha interessato una fabbrica di fuochi. Un operaio è rimasto ucciso. «Ha tremato la casa, è stato spaventoso», dice Cristina. «Stavo portando il cane a spasso fuori e all’improvviso un forte boato, un nuvolone bianco e poi grigio. Il cane piangeva, mi tirava per avvertirmi del pericolo, mi sono pietrificata», è la testimonianza di Patrizia.
L’esplosione è stata avvertita anche nei comuni vicini. «Un botto davvero assurdo. Ha tremato tutto. Da Comiziano si vedeva il fumo», ha raccontato un residente a Comiziano. «Io ho visto l’esplosione da Ottaviano», ha detto Leandro.
In pochi minuti sul posto hanno fatto capolino i vigili del fuoco, le ambulanze e i carabinieri della compagnia di Nola che hanno confinato la zona. La vittima è un operaio di 51 anni.
L’esplosione ha interessato la fabbrica di fuochi «Fireworks Lieto srl» della famiglia Lieto, punto di riferimento per molti enti nazionali ed internazionali. Una maledizione. La famiglia Lieto è la stessa che nell’agosto 2002 a Visciano, comune non lontano da Roccarainola, vide saltare in aria la fabbrica di fuochi che all’epoca insisteva in quel comune. Tre furono le vittime: il 50enne Salvatore Lieto, titolare dell’azienda; gli operai Giuseppe De Gennaro di 34 anni e Sebastiano Russo, di 27 anni.
Dopo quella tragedia Ugo Lieto costruì un nuovo stabilimento e si spostò a Roccarainola dove, è scritto sul sito dell’azienda, «riesce a realizzare una delle più moderne fabbriche di fuochi d’artificio d’Italia».
Una nuova realtà nel segno della tradizione. Una realtà segnata, però, da un tragico destino.
Quella di oggi alla Fireworks Lieto srl «è stata un'esplosione fortissima, avvertita in un raggio ampio: in tanti si sono riversati in strada uscendo dalle case terrorizzati. E purtroppo c'è una vittima da piangere», ha detto il sindaco di Roccarainola, Giuseppe Russo. Il quale racconta i frangenti che sono seguiti alla deflagrazione e l'amarezza una volta appreso del ritrovamento del cadavere dell'operaio dato per disperso.
«Per fortuna, come impone la legge - spiega Russo - la fabbrica si trova in collina, in una zona lontana e isolata dal centro abitato. Ciò nonostante lo spavento è stato enorme, anche alla luce del precedente di tanti anni fa che riguardò la stessa fabbrica».
Il sindaco Russo si è recato sul posto dove è atteso l'arrivo del magistrato incaricato delle indagini. Con lui carabinieri, vigili del fuoco, medici e infermieri. «Ad esplodere - spiega - è stato uno dei due casotti di cui si compone la fabbrica, una delle due rimaste sul nostro territorio dove c'è una antica tradizione in fatto di fuochi pirotecnici e dove fino a poco tempo fa le fabbriche presenti erano tre».
Pubblicato su Corriere delle Alpi