Berlusconi, il lungo addio

Politica e volti della tv, calciatori e fedelissimi: in Duomo a Milano una funzione commossa e lieve. La compagna Fascina accanto alla figlia Marina.

MILANO. Ei fu. Eppure, mai Silvio Berlusconi è stato tanto presente, protagonista, ingombrante in vita come ieri da morto, con questo funerale di Stato così spettacolare e barocco, insieme alto e basso, sublime e triviale, tragico e lieve, insomma shakespaeriano, anzi no: berlusconiano. Teneva insieme tutto: le massime cariche della Repubblica e gli ultras del Milan, i corazzieri e i comici, i cori gregoriani e quelli di «Chi non salta comunista è».

I cronisti assediano chiunque sia minimamente noto, Massimo...

Pubblicato su Corriere delle Alpi