Barca si ribalta sul Lago Maggiore per una tromba d’aria: quattro turisti morti
Oltre una ventina di persone sono già state portate in salvo. A bordo si stava festeggiando un compleanno
Sono stati recuperati un terzo e un quarto corpo dal lago Maggiore, dove ieri sera una barca turistica si è capovolta a causa di una improvvisa tromba d'aria sul lago Maggiore, vicino a Lisanza (Varese). Tra le venti persone salvate dopo essere riuscite a raggiungere la riva, nessuna ha riportato gravi ferite. Una tragedia imprevedibile secondo i testimoni, data la velocità con cui il tempo sul lago è mutato diventando tempesta.
«All’improvviso, il cielo è diventato nero, si è scatenata una pioggia fortissima e dalla riva non si vedeva quasi niente, nemmeno davanti alla baietta del Piccaluga, da dove credo si partito il battello. . .» . Così racconta il titolare della Nautica Lisanza, mentre alle dieci di sera, in questa piccola sponda lombarda del Lago Maggiore, si cerca ancora di capire cosa sia davvero successo a poche decine di metri dalla riva dove ieri sera una comitiva di turisti che a bordo stava festeggiando un compleanno e si è ritrovata in acqua per l’arrivo di una tempesta.
Il maltempo li ha sorpresi mentre tornavano verso la riva e il battello turistico si è ribaltato. Sembrerebbe una tromba d’aria intorno alle sette e mezza della sera e l’imbarcazione di sedici metri, che navigava sul Lago Maggiore, si è capovolta: in acqua sono finite più di venti persone. A tarda sera il bilancio ieri era di due morti e due dispersi, mentre le ricerche dei sommozzatori dei vigili del fuoco e dei carabinieri del comando provinciale di Varese proseguono senza sosta.
È successo al tramonto, dopo un pomeriggio soleggiato e tranquillo. A bordo dell’house-boat era salita in tutto una ventina turisti tra stranieri – sembrerebbe inglesi e tedeschi – e italiani, e due addetti del personale di bordo. Il vento forte è arrivato all’improvviso, si sono alzate le onde, l’imbarcazione si è rovesciata e si è inabissata.
Tra le urla e i tentativi disperati di aggrapparsi a qualcosa, di salvarsi la vita, tutti sono finiti in acqua. A lanciare l’allarme è stato l’equipaggio di un’altra imbarcazione di passaggio nelle acque di Sesto Calende, in provincia di Varese, sulla sponda sud est del lago. Subito hanno iniziato a soccorrere i primi naufraghi, mentre la maggior parte di loro ha raggiunto a nuoto le località Marina di Lisanza e Piccaluga.
Infreddoliti dall’acqua gelida, quasi tutti sono stati assistiti sul posto dai soccorritori del 118 mentre in cinque sono finiti in ospedale: tre in codice giallo e due in codice verde. Nel giro di pochi istanti si è avviata la macchina delle maxi emergenze della Regione. Sul posto sono arrivati un elisoccorso, tre automediche, due mezzi di coordinamento dell’Areu, dieci ambulanze, i vigili del fuoco di Milano e Varese, la Guardia Costiera e i carabinieri.
Nel frattempo, sul lago, le ricerche sono state rallentate dalla forte pioggia e dall’oscurità. Dall’elicottero del “Drago 150” in acqua è stato individuato il corpo privo di vita di un uomo. Un vigile del fuoco si è lanciato e ha recuperato il cadavere della vittima. A tarda serata non è ancora certa la sua identità perché addosso non aveva i documenti, ma sembrerebbe si tratti di un uomo straniero di 53 anni. Mentre in serata, i sommozzatori hanno trovato il corpo della seconda vittima. Era nel relitto dell’imbarcazione, a sedici metri di profondità. Poi stamattna la terza e a pochi minuti di distanza la quarta.
I carabinieri, diretti da Gianluca Piasentin e coordinati dal procuratore di Busto Arsizio, Carlo Nocerino, fino a tarda notte hanno raccolto le testimonianze dei superstiti per risalire all’identità dei dispersi.
Pubblicato su Corriere delle Alpi