Usa, dieci ergastoli all’estremista islamico che aveva ucciso 8 persone sulla ciclabile di Manhattan
Sayfullo Saipov, di origini uzbeke, nell’attentato del 2017 aveva anche ferito 18 persone. In tribunale ha parlato un’ora di Islam
L’estremista islamico che nel 2017 ha ucciso 8 persone e ne ha ferite gravemente 18 su una pista ciclabile di Manhattan dovrà scontare 10 ergastoli (di cui 8 consecutivi) e 260 anni di carcere. Lo ha deciso il giudice distrettuale Vernon Broderick seguendo le raccomandazioni dei pubblici ministeri. Prima della sentenza, Sayfullo Saipov ha parlato in uzbeko tramite un traduttore per quasi un'ora della storia dell'Islam e ha offerto una giustificazione dei suoi crimini, senza mostrare alcun segno di rimorso.
L’uomo aveva investito i passanti con un pick up su una delle più affollate piste ciclabili di Manhattan, facendo una strage: otto morti e quasi una ventina di feriti. Aveva percorso oltre un chilometro sulla pista ciclabile, la Hudson River Greenway, prima di finire la sua folle corsa di morte contro uno scuolabus del liceo Stuyvesant. Secondo alcuni testimoni l’autista del mezzo si era persino messo di traverso per frenare il camioncino-killer. Saipov era in contatto con altre due persone schedate nel database antiterrorismo Usa.
Dopo il tragico attentato, il presidente Trump aveva sentenziato su Twitter. «Il terrorista di New York era felice quando ha chiesto di appendere la bandiera dell’Isis nella sua stanza di ospedale. Ha ucciso 8 persone e ne ha ferito gravemente 12. Dovrebbe essere condannato a morte».
Pubblicato su Corriere delle Alpi