Texas, auto sulle persone in attesa del bus: 7 morti, quasi tutti venezuelani, 6 i feriti
La tragedia stamattina a Brownsville, al confine con il Messico: un suv ha attraversato il semaforo che si trovava a un centinaio di metri di distanza da un centro per migranti e ha travolto la gente che era seduta sul marciapiede
Sette persone sono morte e almeno 6 sono rimaste ferite a Brownsville, in Texas, dopo essere state investite da un veicolo mentre aspettavano a una fermata dell'autobus vicino a un centro per migranti.
Lo riferisce la polizia di Brownsville, città statunitense che si trova vicino al confine con il Messico. La polizia fa sapere che lo schianto è avvenuto intorno alle 8.30 di mattina ora locale. Al momento non è chiaro da cosa sia stato provocato lo schianto.
Il direttore del centro per migranti, Victor Maldonado, ha dichiarato di aver esaminato il video di sorveglianza del centro domenica mattina dopo aver ricevuto una telefonata relativa all'incidente.
«Quello che si vede nel video è che questo SUV, una Range Rover, ha attraversato il semaforo che si trovava a un centinaio di metri di distanza e ha travolto le persone che erano sedute alla fermata dell'autobus», ha detto Maldonado.
La fermata dell'autobus urbano si trova di fronte al rifugio e non è segnalata. Non c'erano panchine e le persone in attesa erano sedute lungo il marciapiede, ha riferito ancora, aggiungendo che la maggior parte delle vittime erano uomini venezuelani.
Il centro Ozanam è l'unico per la notte nella città di Brownsville. «Negli ultimi due mesi abbiamo ricevuto da 250 a 380 persone al giorno», ha detto Maldonado. Il rifugio può ospitarne 250, ma molti di quelli che arrivano se ne vanno il giorno stesso.
Nelle ultime settimane, l'aumento degli attraversamenti del confine ha spinto la città a dichiarare l'emergenza, mentre le risorse locali, statali e federali coordinavano l'applicazione della legge e la risposta umanitaria. Il centro offre ai migranti un servizio di trasporto durante la settimana, ma loro sono anche liberi di utilizzare i mezzi pubblici della città.
Pubblicato su Corriere delle Alpi