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Vicenza, muore durante una sparatoria dopo aver sottratto la pistola ai carabinieri. Salvini: “Episodio sconcertante”

La vittima è un cittadino di origine marocchina rimasto ucciso dopo aver sparato a un vigile. L’allarme dato da alcuni passanti perché il nordafricano urlava per strada «Allah è grande»

VICENZA. Era in mezzo alla strada urlando Allah akbar, Allah è grande, facendo suscitare allarme tra i passanti. All'intervento della Polizia locale, e dei Carabinieri a supporto poi, si è dimostrato incontenibile strappando dalla fondina la pistola d'ordinanza di un militare e ferendo un vigile. L'epilogo è drammatico: il nordafricano ha sparato, e le forze dell'ordine hanno risposto al fuoco e l'uomo è morto nella sparatoria. Tutto accade in pochi concitati minuti nella tranquilla Fara Vicentino, paesetto in provincia di Vicenza.

Secondo la prima ricostruzione, il nordafricano si era messo a urlare lungo la strada, allarmando i passanti che, spaventati, hanno chiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Sul posto sono giunti gli agenti che hanno tentato di portare alla ragione l'esagitato senza riuscirvi. Vigili e carabinieri hanno cercato quindi di immobilizzare lo straniero anche con l'uso di un taser, ma l'uomo, nella colluttazione, è riuscito a sfilare ad un militare la pistola d'ordinanza usandola poi per sparare. A quel punto le forze dell'ordine hanno risposto al fuoco, uccidendolo con un colpo di pistola, secondo i primi riscontri. L'agente di Polizia locale ferito è il capo pattuglia, si chiama Alex Frusti, 41 anni, referente dell'Alto Vicentino, che è stato trasferito all'ospedale Santorso dove è stato operato ed è ricoverato in terapia intensiva, vigile e non in pericolo di vita.

Sul luogo della sparatoria i sanitari del Suem 118, le forze dell'ordine, il magistrato di turno Cristina Carunchio e la sindaca, Maria Teresa Sperotto. «Gli agenti stavano facendo il loro giro di routine - dice Sperotto - e hanno supportato i Carabinieri. In quel momento dev'essere successo il fatto. Me ne rammarico per tutti, sia per la persona che è deceduta, sia per il nostro agente che è rimasto ferito. A me va la massima vicinanza alla Polizia locale e ai Carabinieri per un fatto del tutto inusuale, imprevedibile e imprevisto». Il vigile, come ha specificato l'Ulss 7 Pedemontana, è stato raggiunto da due colpi di pistola tra quelli sparati all'impazzata dal nordafricano. Uno lo ha ferito superficialmente ad un piede il secondo al torace perforando un polmone. All'ospedale il 41enne è stato subito sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Fortunatamente le sue condizioni sono serie, ma non sarebbe in pericolo di vita. La vittima era stato visto aggirarsi con fare sospetto già nella vicina cittadina di Mason Vicentino in tunica, scalzo, apparentemente senza meta per la strada. Le immagini fatte da un passante sono anch'esse al vaglio delle forze dell'ordine perché potrebbero fornire ulteriori informazioni sullo stato di alterazione in cui versava l'uomo, all'origine dell'intervento dei Carabinieri e dei Vigili a Fara.

Per capire le cause del gesto da parte del nordafricano, saranno necessarie oltre alle testimonianze dei presenti e ai video di sorveglianza e dei passanti, anche l'autopsia per sapere se l'uomo fosse sotto effetto di sostanze. Inoltre le perizie sulle armi serviranno a ricostruire l'esatta dinamica e avere certezze sulle responsabilità dei singoli. «Voglio sperare che ora non ci sia chi darà la colpa alle Forze dell'Ordine per quanto accaduto», ha commentato Matteo Salvini, mentre da parte sua il presidente del Consiglio del Veneto Roberto Ciambetti rileva che «la sparatoria lascia sgomenti: oggi è il momento del dolore, della solidarietà all'agente della polizia locale ferito, Alex Frusti, e ai Carabinieri coinvolti loro malgrado in una dinamica tanto drammatica quanto imprevedibile».

Pubblicato su Corriere delle Alpi