Addio Corso, uno Stradivari al posto del piede mancino
L’ex nerazzurro scomparso a 79 anni. Proverbiale la sua foglia morta
il ricordo
Gigi Garanzini
Minuto di silenzio in quest’anno maledetto anche per Mario Corso, primo violino nell’indimenticabile orchestra della Grande Inter. Sul podio a dirigere la bacchetta di Suarez, pronto a cederla nelle fasi di sofferenza difensiva a capitan Picchi: ma una volta riconquistata palla era la sublime melodia di Mariolino a innescare e a illuminare il crescendo degli altri solisti, e Dio sa se ce n’erano in maglia nerazzurra in quella seconda metà degli anni ’60. Sulla sua schiena...
Pubblicato su Corriere delle Alpi