Chiese in Provincia di Trento - città di Bocenago: Chiesa di Santa Margherita

Chiesa di Santa Margherita
S. MARGHERITA vergine e martire Chiesa di Santa Margherita d'Antiochia S. Margherita

TRENTO / BOCENAGO
via Ferrazza - Bocenago (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesa di Santa Margherita, posta sull'orlo di una terrazza alluvionale sulla sinistra idrografica della Val Rendena, sorge isolata a nord dell'abitato di Bocenago. La pressoché totale demolizione e il rifacimento ottocenteschi dell'edificio antico, menzionato per la prima volta nel 1345 e più volte ampliato, ha comportato il mutamento dell'orientamento, un tempo tradizionalmente ad est, ma oggi ad ovest. Il tempio, con pianta centrale a croce greca, presenta la facciata e i bracci del... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di Santa Margherita, posta sull'orlo di una terrazza alluvionale sulla sinistra idrografica della Val Rendena, sorge isolata a nord dell'abitato di Bocenago. La pressoché totale demolizione e il rifacimento ottocenteschi dell'edificio antico, menzionato per la prima volta nel 1345 e più volte ampliato, ha comportato il mutamento dell'orientamento, un tempo tradizionalmente ad est, ma oggi ad ovest. Il tempio, con pianta centrale a croce greca, presenta la facciata e i bracci del transetto serrati da due setti aggettanti con nicchie centinate, corpo centrale leggermente arretrato forato da una finestra a lunetta, cornice superiore modanata e frontone triangolare; il portale maggiore architravato è al centro della facciata, gli ingressi laterali simmetrici al centro della parete orientale di ciascuno dei bracci del transetto. Anche il corpo del presbiterio riprende questi motivi, con l'unica variazione di paraste tuscaniche disposte a coppie, sia lungo i fianchi che sulla parete di fondo. All'incrocio dei quattro bracci si innalza il tiburio quadrangolare, illuminato da coppie di oculi; sulla sinistra, nei pressi del presbiterio, si innalza il campanile, unico elemento integro della costruzione medievale, con fusto intonacato, monofore centinate nella cella, breve tiburio ottagonale e copertura a cipolla settecentesca. All'interno il corpo centrale, di altezza maggiore, è sostenuto da quattro robusti pilastri con paraste ioniche addossate a quarantacinque gradi ed è collegato ai quattro bracci mediante arcate a pieno centro. Il presbiterio, elevato su tre gradini, è concluso da abside poligonale, lungo la parete sud-ovest della quale si apre l'accesso alla sacrestia retrostante. L'interno è ornato da dipinti murali di Valentino Pupin e di Johann Matthias Peskoller e le paraste addossate, presenti anche lungo l'abside, sono dipinte a finto marmo.

Preesistenze

Il campanile è l'unica testimonianza integra dell'edificio precedente; parti delle murature della vecchia chiesa sono conservate nella zona dell'attuale sacrestia.

Pianta

Pianta a croce greca; presbiterio a pianta rettangolare e abside semicircolare, seguita dal volume della sacrestia, che conclude il braccio orientale.

Facciata

Facciata dal profilo rettangolare, serrata da due setti aggettanti, ciascuno con una nicchia centinata, che inquadrano il corpo centrale leggermente arretrato, con portale architravato sormontato da finestra a lunetta. Cornice superiore modanata e frontone triangolare; finiture a intonaco tinteggiato.

Prospetti

Zoccolo perimetrale; i bracci del transetto riprendono la caratteristica della facciata, con setti aggettanti laterali e nicchie centinate, finestre a lunetta nel corpo centrale arretrato, cornice superiore modanata corrente per tutto il perimetro e frontone triangolare. Al centro della parete orientale di entrambi i bracci si aprono gli ingressi laterali, con bei portali in marmo, di reimpiego. Lungo i fianchi e la parete di fondo del presbiterio è sviluppato un motivo a paraste tuscaniche binate; finestra a lunetta al centro della parete di fondo e frontone triangolare. All'incrocio dei quattro bracci si innalza il tiburio quadrangolare, illuminato da coppie di oculi. Finiture a intonaco tinteggiato.

Campanile

Torre a pianta quadrangolare, posta sul lato sinistro, in prossimità del presbiterio, con fusto intonacato a finto bugnato e una meridiana affrescata sul lato sud. Cella campanaria in pietra a vista, delimitata da cornici modanate, forata da quattro monofore centinate. Breve tiburio ottagonale con quattro pareti forate da aperture ovali alternate a quattro cieche. Copertura a cipolla con base svasata e croce apicale sostenuta da un globo.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volte a botte in muratura sopra l'ingresso, sopra i bracci del transetto e nel presbiterio; ampia volta centrale a vela all'incrocio tra navata, transetto e presbite

1345 - 1345 (menzione carattere generale)

La prima chiesa di Bocenago è sicuramente anteriore al 1345, quando, in una pergamena conservata presso l'archivio comunale, è citato il cimitero di Santa Margherita.

1427 - 1427 (ampliamento e decorazione intero bene)

Nel 1427 l'edificio venne ornato da affreschi (ne rimane un frammento staccato) e presumibilmente, con l'occasione, ampliato.

1523 - 1523 (ampliamento intero bene)

Un altro ampliamento si data al 1523; l'anno è indicato su di una pietra posta all'esterno, sul fianco sud.

XVIII - 1721 (erezione a curazia carattere generale)

L'erezione a curazia della pieve di Rendena è precedente il 1721.

1765 - 1765 (ampliamento intero bene)

Nel 1765 la navata fu allungata verso ovest; di questo terzo intervento rimangono alcune strutture murarie, oggi visibili nell'ambiente sopra la sacrestia, e la copertura a cipolla del campanile.

1870 - 1874 (ricostruzione intero bene)

Tra il 1870 e il 1874 l'antico tempio venne ricostruito dai fratelli Apolloni, maestri muratori di Montagne (Tione di Trento), su progetto dell'architetto Pietro Parolari di Seo (Stenico). La posa della prima pietra risale al mese di luglio del 1870. A causa di un contenzioso nato con l'impresa, dal settembre del 1871 i lavori furono direttamente condotti dal Comune. Decorazioni e rifiniture in stucco furono eseguite dalle famiglie Comitti e Bianchi.

1874/05/26 - 1874/05/26 (benedizione carattere generale)

La chiesa fu benedetta da don Ignazio Carli, decano di Tione, il 26 maggio 1874.

1877/08/21 - 1877/08/21 (consacrazione carattere generale)

La consacrazione risale al 21 agosto 1877, ad opera di monsignor Giovanni Haller, suffraganeo del vescovo di Trento.

1881 - 1882 (decorazione interno)

Nel biennio 1881-1882 il pittore Valentino Pupin di Schio realizzò la decorazione murale interna di presbiterio e navata (1881) e cupola (1882).

1921/10/28 - 1921/10/28 (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa divenne parrocchiale il 28 ottobre 1921.

1939 - 1939 (decorazione interno)

Il pittore meranese Johann Matthias Peskoller completò la decorazione interna, ripassando in parte i dipinti di Pupin, nel 1939.

1971 - 1973 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1971 fu sostituito il tetto del campanile e vennero riparati i cornicioni e il tetto dell'intera chiesa. Risalgono al 1973 lavori di riparazione al campanile e l'installazione dell'impianto di diffusione audio.

1980 - 1980 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1980 venne praticata un'intercapedine lungo il perimetro esterno della chiesa e fu eseguito il drenaggio contro le infiltrazioni di umidità. Il campanile fu dotato di una nuova copertura in rame e venne installato il parafulmine, anche sul tetto della chiesa. All'interno fu sistemato e parzialmente sostituito il pavimento.

2008 - 2012 (ristrutturazione intero bene)

Su progetto dell'architetto Ivo Maria Bonapace, vennero realizzati nel 2008-2009 lavori urgenti di consolidamento statico dell'edificio e di revisione del manto di copertura, con parziale sostituzione delle strutture lignee degradate. Ulteriori lavori di restauro di carattere meno urgente (la riduzione dell'umidità di risalita presente nelle murature perimetrali con la sostituzione degli intonaci ammalorati e la messa in opera di un sistema deumidificante ad elettrosmosi attiva; la successiva tinteggiatura; la pulitura e il restauro degli apparati lapidei esterni; il restauro conservativo della struttura e dei dipinti murali frammentari del campanile; l'intervento conservativo delle superfici interne, il rifacimento del pavimento del presbiterio, l'adeguamento degli impianti elettrico e di riscaldamento, la realizzazione di un servizio per la sacrestia) sono stati rimandati per mancanza di fondi.

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