Il racconto di Capello: "Sono volato giù con le macerie, non so come sono ancora vivo
L'ex portiere del Belluno si è salvato, precipitando con l'auto e le macerie per decine di metri
«Avrò fatto un volo di decine di metri, all’interno della mia auto. Ma è rimasta incastrata mentre veniva giù, insieme ai pezzi di ponte che stavano crollando. Non ho un graffio, non ci credo neanche io».
Gli occhi di Davide Capello, trentatrenne vigile del fuoco, guardano fissi nel vuoto. Mentre è steso su una barella in una saletta del pronto soccorso di Villa Scassi, nell’unità di crisi allestita all’ospedale di Sampierdarena per il crollo di Ponte Morandi, guarda passare...
Pubblicato su Corriere delle Alpi