«Non l’hanno curata in tempo»
Fiesso. Il papà della piccola, Umberto, accusa i medici: «La mia bambina poteva essere salvata»
FIESSO D’ARTICO. «Carlotta si poteva salvare e con danni limitati se non nulli. Carlotta è stata vittima di un “sistema”, e non mi darò pace per tutta la vita per quello che è successo». A dirlo con un atto d’accusa straziante è il papà di Carlotta Trevisan, Umberto, che ripercorre la tragica odissea della figlia morta a causa della Seu, la Sindrome la sindrome emolitico-uremica di cui è stata colpita. Una agonia durata cinque mesi.
«Si poteva fare molto», spiega...
Pubblicato su Corriere delle Alpi