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Chiese in Provincia di Trento - città di Scurelle: Chiesa dei Santi Martino e Valentino
Chiesa dei Santi Martino e Valentino
Ss. Martino e Valentino
Dettagli
La chiesa dei Santi Martino e Valentino sorge, orientata a est, sulle pendici del colle di Soiane e domina dall'alto l'abitato di Scurelle. Costruita tra i secoli XIII e XIV, venne ampliata nel corso del XVII secolo. La facciata a due spioventi presenta un portale architravato, protetto da un tettuccio, oltre il quale si aprono due finestre circolari di diverse dimensioni. Il campanile, inglobato sulla destra della facciata, è caratterizzato da una cella campanaria con bifore e concluso da una cuspide piramidale. Internamente, la navata è coperta da un soffitto ligneo, il presbiterio è voltato a botte unghiata e l'abside presenta una volta a spicchi.
Preesistenze
Fusto del campanile con bifore tamponate e conci della facciata con croci di consacrazione risalenti alla primitiva chiesa (secoli XIII-XIV).
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi con campanile inglobato sul lato destro. Al centro si apre un portale architravato, affiancato a destra da una finestrella rettangolare e protetto da un tettuccio, oltre il quale si situano due finestre circolari di diverse dimensioni. Spigolo nord-ovest con conci alternati e sfalsati. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancata sud aperta da un ingresso laterale e caratterizzata dal corpo sporgente della sacrestia.
Campanile
Struttura a pianta quadrata, inglobata nell'angolo sud-est; fusto in muratura di pietra intonacata con bifore tamponate e frammenti di affreschi; cella campanaria aperta da bifore; cuspide piramidale rivestita da scandole lignee.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: soffitto ligneo piano sulla navata; volta a botte unghiata sul presbiterio; volta a spicchi sull'abside. Tirante in ferro a livello dell'arco santo.
Coperture
Tetto a doppia falda sulla navata; tetto a due falde sul presbiterio e a più falde sull'abside. Manto di copertura in scandole lignee.
Interni
Pareti lisce percorse da cornicione perimetrale, oltre il quale si aprono due finestre termali sul lato destro e due finestre cieche sul lato sinistro. Ingresso caratterizzato dalla mole del campanile e dalla cantoria. Presbiterio preceduto da arco santo a tutto sesto, rialzato su un gradino e aperto, sul lato destro, dal portale di accesso alla sacrestia e da una finestra termale (alla quale ne corrisponde una cieca sul lato opposto). Abside rialzata su un gradino e illuminata da una finestra rettangolare, posta a sinistra. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a lastre di pietra, in parte ricoperte da moquette rossa.
Elementi decorativi
All'esterno: affreschi sul campanile e sul lato sud; meridiana sul lato sud. All'interno: affresco sulla parete destra della navata e frammento a destra dell'arco santo.
XIII - XIV (costruzione intero bene)
La chiesetta, inizialmente dedicata al solo San Martino, venne probabilmente costruita tra i secoli XIII e XIV: risalgono a quell'epoca le bifore tamponate sul campanile, la croce a otto punte scolpita su un concio angolare dello spigolo nord-ovest della facciata e la croce analoga su un concio del lato nord dello stesso spigolo, accompagnata dalle lettere VB, probabili iniziali del costruttore dell'edificio.
XV - XV (decorazione esterno)
Nel primo quarto del XV secolo la chiesa fu affrescata da un pittore di ambito veneto; della decorazione sopravvive una Madonna con Gesù Bambino all'esterno, sul lato sud.
XVI - XVI (decorazione intero bene)
Altri pittori abbellirono la chiesa nel corso del XVI secolo: i due frammenti di affresco visibili all'interno sono assegnati ad un artista di ambito locale attivo nella prima metà del XVI secolo, mentre i dipinti murali esterni sono attribuiti a Francesco Corradi e databili tra il 1516 e il 1526.
1533 - 1533 (consacrazione dell'altare maggiore carattere generale)
Nel 1533 l'altare dei Santi Martino e Marcello, appena riedificato, venne consacrato dal vescovo di Feltre Tommaso Campeggio.
1585 - 1585 (cambio dedicazione carattere generale)
Nella visita pastorale del 1585 si ordinò di dedicare all'altare maggiore, oltre che a San Martino , anche a San Valentino e a Santa Dorotea.
XVII - XVII (ampliamento intero bene)
Nel corso del XVII secolo la chiesa venne rimaneggiata e ampliata raggiungendo l'assetto attuale, in particolare vennero aggiunti il presbiterio absidato nel 1649 e la sacrestia nel 1674. I lavori sono testimoniati da varie date presenti sull'edificio: 1648 sull'arco santo; 1664 sul portale laterale e sulla meridiana; 1674 sulla finestrella della sacrestia; 1681 su una mensola del tettuccio che protegge il portale maggiore. Nello stesso secolo venne sopraelevato anche il campanile.
1786 - 1786 (cambio giurisdizione carattere generale )
La chiesa nel 1786 passò dalla diocesi di Feltre a quella di Trento.
1792 - 1794 (riapertura al culto intero bene)
Soppressa e chiusa al culto sotto l'imperatore Giuseppe II nel 1792, la chiesa venne riaperta nel 1794.
1886 - 1886 (utilizzo del cimitero intorno )
Il cimitero intorno alla chiesa cessò le sue funzioni nel 1886.
1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)
L'edificio subì vari danni durante la prima guerra mondiale: bruciarono la copertura e la cuspide del campanile e crollò la volta della navata.
1924 - 1924 (restauro intero bene)
A seguito dei danni della prima guerra mondiale, la chiesa venne restaurata nel 1924.
1990 - 1990 (restauro intero bene)
Ulteriori interventi di restauro risalgono al 1990.
2000 - 2003 (restauro intero bene)
L'ultimo restauro conservativo è stato condotto dall'architetto Giulio Loris di Venezia tra il 2000 e il 2003.