Chiese in Provincia di Trento - città di Cles: Chiesa di Sant'Antonio di Padova

Chiesa di Sant'Antonio di Padova
S. Antonio di Padova

TRENTO / CLES
via Armando Diaz - Cles (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La fondazione del convento francescano e della relativa chiesa di Sant'Antonio di Padova a Cles, eretti in località Spinazeda, risale al 1631, anno in cui, in seguito ad alcuni preoccupanti sintomi della diffusione della peste nella vicina borgata di Caltron, gli abitanti di Cles, a cui fecero eco quelli delle valli di Non e Sole, fecero voto di richiedere la fondazione di un convento francescano qualora fossero stati risparmiati dal morbo, i cui effetti furono infatti circoscritti. Nell'anno... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La fondazione del convento francescano e della relativa chiesa di Sant'Antonio di Padova a Cles, eretti in località Spinazeda, risale al 1631, anno in cui, in seguito ad alcuni preoccupanti sintomi della diffusione della peste nella vicina borgata di Caltron, gli abitanti di Cles, a cui fecero eco quelli delle valli di Non e Sole, fecero voto di richiedere la fondazione di un convento francescano qualora fossero stati risparmiati dal morbo, i cui effetti furono infatti circoscritti. Nell'anno 1649 sia la chiesa che il convento furono completati; da allora, se si eccettua la breve parentesi della soppressione napoleonica tra 1810 e 1815, la presenza dei frati minori a Cles è stata pressoché costante. La chiesa del convento giunge a noi mutata nel disegno originario da lievi rimaneggiamenti occorsi nei secoli. La facciata a spioventi, rifinita a laterizi disposti a blocco, è serrata da due lesene angolari e presenta un portale d'ingresso lapideo con architrave a fregio liscio e cornice, sul quale è impostata una nicchia lunettata ospitante un altorilievo. Ai fianchi della lunetta sono ubicate due finestre rettangolari; in asse con l'ingresso e al di sopra di esso sono presenti una finestra lunettata ed un oculo. Il profilo delle falde di copertura è evidenziato da una fascia ad archetti pensili; uno zoccolo lapideo percorre il prospetto. La fiancata sinistra è caratterizzata dall'emergenza della cappella laterale interna, illuminata da due finestre a profilo superiore ondulato. Tra navata e presbiterio si impone il volume dell'oratorio, aperto da diverse finestre rettangolari e dotato di accesso sul prospetto orientale. La fiancata destra è parzialmente occultata dall'edificio del convento al quale questa aderisce; dal chiostro interno è possibile osservare parte del corpo della navata, il volume del campanile ed una porzione del corpo del presbiterio, leggermente arretrato. Il prospetto orientale rivela il profilo poligonale dell'abside, aperta da una finestra rettangolare. Il campanile presenta un fusto quadrangolare partito da una cornice e recante tre ordini di finestre rettangolari presso il prospetto meridionale. La cella campanaria è aperta, sui quattro lati, da una monofora a tutto sesto dotata di cornice lapidea. Il piano sommitale è concluso da una cuspide a piramide quadrata in scandole lignee e coppi angolari, coronata da bandiera segnavento e croce apicale. L'interno presenta una navata unica, illuminata da quattro finestre rettangolari poste presso le pareti laterali; queste sono percorse da una cornice corrente a livello dell'imposta della volta a botte che copre l'ambiente. La parete laterale sinistra è aperta da un'arcata a tutto sesto su una cappella laterale a pianta rettangolare, dotata di accesso esterno sulla parete orientale e coperta da una volta a vela; la parete laterale destra reca, in posizione elevata e con accesso indipendente dalla navata, il pulpito ligneo. L'arco santo a tutto sesto, sostenuto da pilastri murali, introduce all'ambiente, elevato da due gradini, del presbiterio, dotato di ingresso ai locali del convento presso la parete laterale destra e ai locali dell'oratorio presso la parete laterale sinistra. Le pareti e la volta della navata recano un impianto decorativo pittorico avente carattere ornamentale e figurativo.

Pianta

Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare concluso da abside poligonale.

Facciata

La facciata a spioventi è serrata da due lesene angolari e presenta, in posizione centrale, il portale d'ingresso lapideo, con piedritti dotati di base e capitello a sostegno dell'architrave a fregio liscio e cornice, sul quale è impostata una nicchia lunettata a sesto rialzato, ospitante un altorilievo. Ai fianchi della lunetta, in posizione leggermente elevata, sono ubicate due finestre rettangolari dotate di cornice lapidea; in asse con l'ingresso e al di sopra di esso, sono presenti una finestra lunettata ed un oculo. I

1631/06/12 - 1649/08/22 (costruzione intero bene)

In seguito ai primi sintomi di un'epidemia di peste nella borgata di Caltron, presso Cles, nel 1630 gli abitanti delle valli di Non e Sole fecero voto di richiedere la fondazione di un convento francescano qualora l'epidemia si fosse attenuata senza gravi danni. Qualche mese più tardi, nel giugno del 1631, con un atto pubblico i rappresentanti degli abitanti delle due valli presero in carico, qualora fosse stato necessario, il sostentamento della comunità dei frati che stava per stabilirsi in loco. Il 24 agosto successivo avvenne la benedizione della posa della prima pietra della fabbrica; questa fu resa possibile grazie a donazioni di diversi privati e al contributo di Arbogasto Thun, sotto la gestione generale di Francesco Zabonetto. I lavori furono diretti da fra Filippo Gobbi di Pannone. Nel 1641 fu realizzato l'avvolto ad incannicciato e malta paglia; otto anni dopo la chiesa, ultimata insieme al convento, fu benedetta dal vescovo suffraganeo di Bressanone Iesse Perchoffer.

1652 - 1652 (completamento campanile)

In questo anno il campanile venne ultimato.

1763 - 1763 (danneggiamento intero bene)

Stenico (2004) riporta che le strutture del campanile e del presbiterio furono danneggiate da un fulmine.

1774 - 1774 (costruzione cappella laterale)

A questo anno risale l'erezione della cappella dell'Addolorata presso la parete laterale sinistra della navata.

1810/10/04 - 1815/07/10 (soppressione convento)

Per via delle soppressioni napoleoniche i frati del convento vengono obbligati a lasciare la struttura entro la fine di ottobre del 1810; i locali del convento vengono quindi dati in amministrazione ad alcuni uffici burocratici, ad eccezione della chiesa, le cui funzioni rimangono inalterate. Cinque anni più tardi viene firmato un decreto che ripristina i conventi soppressi; alla firma del documento segue il graduale ritorno dei frati al convento.

1830 - 1830 (restauro cappella laterale)

In questo anno è registrato un restauro conservativo presso la cappella laterale.

1833 - 1833 (restauro pavimentazione)

Viene rinnovata la pavimentazione interna della navata e del presbiterio.

1843 - 1843 (restauro intero bene)

A questo anno risale un restauro che interessa la chiesa e la sacrestia durante il quale l'assito in legno che divideva il coro ed il presbiterio viene sostituito con un'opera in muratura.

1875 - 1876 (ampliamento intero bene)

Su progetto del geometra Giovanni Brugnara vengono sopraelevate le pareti della navata in modo da rendere le falde di copertura meno ripide; il manto di copertura in scandole di larice viene sostituito con uno in tegole cementizie. Il campanile viene in questa occasione elevato e fornito di una cuspide in tegole di laterizio.

1881 - 1885 (restauro intero bene)

In questi anni viene effettuato un restauro completo della chiesa; la copertura viene rinnovata con tegole in laterizio, ed in facciata viene apposta una tettoia a protezione dell'ingresso.

1897 - 1907 (restauro intero bene)

Vene effettuato un restauro che interessa l'edificio intero: si procede alla sostituzione della pavimentazione, all'installazione delle balaustre, al rinnovo delle pareti interne; in questa occasione viene ridotta l'altezza del muro posto tra presbiterio e coro, viene installato l'impianto elettrico e viene applicato il rivestimento della facciata in mattoni.

1912 - 1913/09/21 (restauro navata)

La volta della navata a sesto ribassato ad incannicciato viene sostituita con una nuova volta a tutto sesto, eseguita con la stessa tecnica, su progetto di Guido e Vittorio Chierzi da Tuenno; a questo fine si rende necessario modificare le capriate lignee della struttura portante della copertura. La volta viene decorata da padre Angelo Molinari.

1923 - 1923 (restauro cappella laterale)

La cappella laterale subisce un restauro; a questo anno risale anche la stesura dei dipinti murali ad opera di padre Angelo

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