Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa della Visitazione di Maria Santissima

Chiesa della Visitazione di Maria Santissima

TRENTO
piazza Libertà - Gardolo, Trento (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesa della Visitazione di Maria Santissima di Gardolo venne costruita tra il 1855 e il 1859 in adempimento del voto fatto dalla popolazione locale a Sant'Anna il 26 luglio 1836, per scongiurare il diffondersi di un'epidemia di colera. Il progetto si deve all'architetto milanese Antonio Pages, che concepì un edificio in stile neoclassico. La facciata presenta tre corpi, di cui quello centrale, eminente, organizzato in forma di tempio tetrastilo con frontone triangolare, modanato,... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa della Visitazione di Maria Santissima di Gardolo venne costruita tra il 1855 e il 1859 in adempimento del voto fatto dalla popolazione locale a Sant'Anna il 26 luglio 1836, per scongiurare il diffondersi di un'epidemia di colera. Il progetto si deve all'architetto milanese Antonio Pages, che concepì un edificio in stile neoclassico. La facciata presenta tre corpi, di cui quello centrale, eminente, organizzato in forma di tempio tetrastilo con frontone triangolare, modanato, quest'ultimo anteposto a un attico con attacco al cielo orizzontale; nel settore centrale si apre il portale maggiore a profilo centinato, mentre nei settori laterali si dispongono quattro riquadri figurati dipinti a monocromo (Gaetano Degiacomi, 1903). I corpi laterali, arretrati, recano ciascuno un portale architravato, sormontato da un riquadro figurato. L'edificio, percorso da un cornicione marcapiano modanato che raccorda l'ordine inferiore all'attico sovrastante. Un tiburio ottagonale, irregolare, finestrato, si erge al centro della struttura. Al centro del lato ovest emerge il volume semicilindrico dell'abside. Sul lato nord-ovest si erge la torre campanaria a pianta quadrangolare, aggiunta nel 1925. Internamente la chiesa presenta un'aula a piano quinconciale, ripartita in nove campate, di cui quella centrale coperta da una cupola ottagonale su pennacchi e le esterne coperte alternativamente da volte a crociera e a botte. L'aula è preceduta da un atrio a pianta rettangolare, inquadrato da un'ampia arcata a tutto sesto, entro la quale è inserita la cantoria. Il presbiterio, orientato a ovest, è rialzato su tre gradini. La chiesa è ornata internamente da numerosi dipinti murali, figurati e non, opera di Gaetano Degiacomi e del pittore veneto Duilio Corompai.

Pianta

Aula a pianta quadrangolare, organizzata secondo un piano quinconciale, preceduta da atrio rettangolare con asse maggiore trasversale; presbiterio rettangolare, concluso da abside semicircolare.

Facciata

Facciata con attacco al cielo orizzontale, caratterizzata da un corpo centrale eminente, tripartito da paraste specchiate sostenenti un frontone triangolare, modanato, anteposto ad un attico; nel settore centrale si apre il portale maggiore, a profilo centinato, preceduto da cinque gradini, mentre nei laterali trovano posto quattro riquadri dipinti a monocromo. Tale corpo centrale è affiancato da due corpi arretrati, ciascuno recante un portale architravato, sormontato da un riquadro figurato dipinto a monocromo. Paraste specchiate rinserrano lateralmente la facciata.

Prospetti

L'intera struttura è percorsa da un cornicione marcapiano modanato, che raccorda l'ordine inferiore all'attico sovrastante. Le fiancate laterali sono articolate simmetricamente, con estremità segnate da due coppie di lesene, tra le quali si aprono monofore centinate sormontate da oculi circolari. Nel settore centrale, al di sopra del cornicione, si colloca un finestrone lunettato. Al centro del lato ovest emerge il volume semicilindrico dell'abside; finestre monofore e oculi circolari si aprono sotto e sopra il cornicione marcapiano. Un tiburio ottagonale irregolare, finestrato, si erge al centro della struttura.

Campanile

Torre a pianta quadrangolare innestata sull'angolo nord-ovest della struttura. Cella campanaria a pianta ottagonale, irregolare, segnata da lesene angolari tra le quali si aprono quattro monofore centinate e conclusa in alto da un cornicione modanato, dentellato, al di sopra del quale si erge un tamburo ottagonale illuminato da quattro oculi circolari. Copertura a padiglione.

Struttura

Strutture portanti verticali: murature in pietrame finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: cantoria sormontata da volta a botte con lunette; aula a piano quinconciale, ripartita in nove campate, di cui quella centrale coperta da una cupola ottagonale su pennacchi e le esterne coperte alternativamente da volte a crociera e a botte. Presbiterio sormontato da v

1467/05/13 - 1467/05/13 (menzione preesistenze)

L'antica chiesa di Gardolo dedicata alla Visitazione di Maria Santissima è menzionata per la prima volta nel documento con il quale il capitolo della Cattedrale di Trento concedeva agli uomini di Gardolo di poter consacrare la loro chiesa, datato 31 maggio 1467. Nel documento l'edificio è definito fatiscente, ragione per cui si ritiene comunemente che la fondazione della chiesa medievale risalisse all'inizio del XV se non alla fine del XIV secolo.

1722/05/15 - 1722/05/15 (erezione a curazia intero bene)

La chiesa medievale di Gardolo fu eretta a curazia il 15 maggio 1722.

1836/08/26 - 1855/11/25 (inizio lavori intero bene)

Nel luglio del 1836 il paese di Gardolo venne investito da un'epidemia di colera, che in pochi giorni causò la morte di tredici persone. Per scongiurare l'ulteriore diffusione del morbo il 26 luglio, giorno di Sant'Anna, il paese si votò alla madre della Vergine promettendo, tra le altre cose, di impegnarsi a ingrandire la chiesa esistente o a costruirne una nuova. Scartati i progetti d'ampliamento della chiesa vecchia (ingegner Stefenelli, 1844; ingegner Clarencini, 1850; ingegner Caminada, 1851) perché giudicati insufficienti alle esigenze del paese o perché coinvolgenti numerosi interessi privati, la fabbriceria si risolse per l'ipotesi della costruzione di una nuova chiesa. L'incarico fu affidato all'architetto milanese Antonio Pages, che elaborò il progetto esecutivo nel 1854. La posa della prima pietra avvenne il 25 novembre 1855.

1859/10/16 - 1859/10/16 (consacrazione intero bene)

La chiesa fu consacrata dall'arcivescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer il 16 ottobre 1859.

1894 - 1894 (decorazione intero bene)

Nel 1894 circa il pittore trentino Gaetano Degiacomi eseguì i dipinti murali delle volte delle navate e del presbiterio.

1903 - 1903 (decorazione facciata)

Nel 1903 Gaetano Degiacomi eseguì i riquadri a monocromo presenti sulla facciata.

1925 - 1925 (costruzione campanile)

Il campanile fu costruito nel 1925.

1943 - 1943 (decorazione presbiterio)

Nel 1943 il pittore veneto Duilio Corompai completò la decorazione del presbiterio con gli affreschi della Cena in Emmaus e della Messa di Bolsena presenti sulle pareti laterali.

1959 - 1959 (ristrutturazione intero bene)

In occasione delle celebrazioni per il primo centenario della chiesa furono restaurati gli affreschi della facciata e venne rifatto l'impianto elettrico.

1997 - 1997 (restauro intero bene)

La chiesa è stata restaurata nel 1997.

Mappa

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