Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Valentino

Chiesa di San Valentino
S. VALENTINO martire S. Valentino

TRENTO
piazza San Valentino - Palù, Giovo (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
Orientata a nord, la parrocchiale di San Valentino si affaccia sull'omonima piazza centrale dell'abitato di Palù di Giovo. Il tempio fu costruito tra il 1894 e il 1898 su progetto dell'ingegnere Luigi Obrelli in sostituzione dell'antica chiesa del paese, risalente al 1630 circa, divenuta ormai insufficiente a contenere l'aumentata popolazione della frazione. La facciata a tempio tetrastilo, impostata su quattro paraste tuscaniche porfiriche, insistenti su alti plinti lapidei e sostenenti un... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Orientata a nord, la parrocchiale di San Valentino si affaccia sull'omonima piazza centrale dell'abitato di Palù di Giovo. Il tempio fu costruito tra il 1894 e il 1898 su progetto dell'ingegnere Luigi Obrelli in sostituzione dell'antica chiesa del paese, risalente al 1630 circa, divenuta ormai insufficiente a contenere l'aumentata popolazione della frazione. La facciata a tempio tetrastilo, impostata su quattro paraste tuscaniche porfiriche, insistenti su alti plinti lapidei e sostenenti un frontone triangolare, modanato, centrato da oculo, riprende con leggere varianti il disegno approntato dallo stesso Obrelli per la chiesa del Patrocinio di San Giuseppe a Bosentino, da poco ultimata (1888-1893). Nel settore centrale si dispongono il portale architravato e frontonato, preceduto da una gradinata a tre rampe di cinque gradini e sormontato da un oculo circolare, con cornice strombata. Le fiancate, simmetriche, sono scandite da due lesene per lato, alle quali si alternano tre monofore centinate; nel settore centrale si collocano, inoltre, due portali secondari gemelli. Il presbiterio, compreso tra le strutture emergenti della sacrestia e di un ambiente di servizio, è affiancato a sinistra dalla torre campanaria, costruita contestualmente alla chiesa secondo il progetto dell'Obrelli. Il fusto, segnato da feritoie sul lato ovest, è profilato da cantonali in porfido a corsi alternati, che continuano anche sulla cella campanaria. Quest'ultima è compresa tra due cornicioni modanati ed è aperta sui quattro lati da monofore centinate profilate in pietra a vista. Sul tutto insistono un tamburo ottagonale a quattro oculi e la copertura cuspidata. L'interno si sviluppa a navata unica voltata a vela, scandita da tre coppie di pilastri, tra i quali si inseriscono sei cappelle simmetriche poco profonde, inquadrate da arcate a sesto ribassato. Il presbiterio, rialzato su tre gradini, è preceduto dall'arco santo a pieno centro e si conclude in un'abside poligonale illuminata da ampie monofore centinate aperte nei lati obliqui.

Pianta

Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con cappelle laterali rettangolari inscritte entro il perimetro esterno dell'edificio. Presbiterio rettangolare e abside poligonale.

Facciata

Facciata a tempio tetrastilo, preceduta da una gradinata a tre rampe di cinque gradini, impostata su quattro paraste tuscaniche in porfido, insistenti su alti plinti lapidei e sostenenti un frontone triangolare, modanato, centrato da oculo. Nel settore centrale si apre un portale architravato, cimato da frontone triangolare, sormontato da un oculo circolare, con cornice strombata.

Prospetti

Fiancate laterali simmetriche, scandite da due lesene intonacate, alle quali si alternano tre monofore centinate. Al centro di entrambi i lati si collocano due accessi laterali gemelli, di cui quello destro murato internamente. Presbiterio cieco, inserito tra le strutture minori della sacrestia (a destra) e di un ambiente di servizio (a sinistra); abside poligonale con ampie monofore centinate disposte nei lati obliqui.

Campanile

Il campanile, a pianta quadrangolare, sorge sul lato sinistro, in corrispondenza dell'innesto tra le strutture della navata e del presbiterio. Il fusto, liscio, presenta due feritoie sul lato ovest ed è profilato da cantonali in porfido a corsi alternati, che continuano anche sulla cella campanaria. Quest'ultima è inserita tra due cornici modanate e reca quattro monofore centinate profilate in pietra a vista. Sul tutto insiste un tamburo ottagonale, aperto sui lati principali da oculi circolari. Copertura cuspidata.

Struttura

Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volte a vela sulla navata; volta crociera sul presbiterio; catino absidale.

Coperture

Chiesa: tetto a doppia falda, con struttura in legno e manto di copertura in lamiera metallica. Campanile: cuspide ottagonale rivestita in lamiera metallica.

1786/02/15 - 1786/02/15 (erezione a espositura carattere generale)

L'antica chiesa di San Valentino di Palù, risalente al 1630 circa e in seguito inglobata nella struttura dell'attuale canonica, fu eretta ad espositura della pieve di Giovo il 15 febbraio 1786. Il cappellano esposto aveva facoltà di battezzare i bambini con l'acqua prelevata dal fonte della pieve di Giovo, di amministrare l'eucarestia e l'estrema unzione; gli era concesso inoltre di seppellire i bambini di stola bianca, cioè quelli minori di sette anni.

1891 - 1894/02/19 (fase preliminare alla costruzione intero bene)

L'attuale chiesa di San Valentino fu costruita in sostituzione di quella antica del paese. La decisione di costruire un nuovo tempio dipese, come di consueto, dal fatto che nel XIX secolo la chiesa seicentesca risultava ormai insufficiente ad ospitare l'aumentata popolazione della frazione. Il comitato pro erigenda chiesa fu formato fin dal 1891. Per individuare il luogo in cui far sorgere la nuova fabbrica nel 1893 fu interpellato l'ingegnere Luigi Obrelli, che segnalò sei siti idonei, poi sottoposti alla scelta della popolazione tramite un referendum (26 novembre 1893). La votazione decretò il prato "alla Costa" di proprietà di Pietro Sebastiani, il quale si accordò con la fabbriceria per la somma di 500 fiorini (25 gennaio 1894). Un secondo accordo fu sottoscritto con Carlo Loner, proprietario di una casa che doveva essere demolita per fare spazio al nuovo tempio, il quale vendette per 700 fiorini (19 febbraio 1894).

1894 - 1894 (inizio lavori intero bene)

Il progetto per il nuovo tempio fu redatto nel maggio del 1894 dall'ingegnere Luigi Obrelli, che per la facciata ripropose il disegno da lui stesso approntato per la chiesa del Patrocinio di San Giuseppe di Bosentino, da poco ultimata (1888-1893), posizionando questa volta le paraste su alti plinti squadrati. Lo stesso modello sarà riutilizzato dall'Obrelli anche per la facciata della chiesa di San Sebastiano a Folgaria (1899-1902) (ndc). A partire dal giugno successivo si cominciò a scavare le pietre necessarie al cantiere, che fu solennemente inaugurato con la benedizione della prima pietra il 4 novembre 1894. Entro l'inverno fu completata la costruzione del basamento dell'edificio.

1895 - 1896 (costruzione intero bene)

Nel maggio 1895 si diede avvio alla costruzione delle murature, portata a termine in soli quattro mesi dalla ditta Francesco Tomasi e Pietro Gregorio Bonvecchio di Povo. La realizzazione delle paraste lapidee della facciata fu assegnata allo scalpellino Pietro Damaggio, che poi cedette il lavoro ad Adamo Dalsant di Trento. Nell’estate dello stesso anno fu posto il tetto con copertura in lastre d’ardesia, mentre le volte in tufo furono realizzate solo nel 1896.

1895 - 1896 (costruzione campanile)

Il campanile, pure progettato dall'Obrelli, fu costruito contestualmente alla chiesa dalla ditta Tomasi di Povo, già impiegata nel cantiere del tempio. Il contratto per la costruzione fu firmato il 31 luglio 1895 da Gregorio Tomasi, fratello del già citato Francesco e la struttura fu portata a termine entro il settembre dell'anno successivo. La copertura fu approntata dai fratelli Vito e Fortunato Damaggio.

1897 - 1898 (completamento intero bene)

Tra il 1897 e il 1898 l’edificio fu tinteggiato internamente dal pittore Giacomo Depaoli di Lavis e venne posato il pavimento ad opera di Giovanni fu Augusto Tait di Mezzolombardo.

1898/09/11 - 1898/09/11 (benedizione carattere generale)

Il nuovo edificio venne benedetto l'11 settembre 1898.

1910/04/28 - 1910/04/28 (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata dal vescovo di Trento Celestino Endrici il 28 aprile 1910.

1945 - 1945 (danneggiamento intero bene)

Il bombardamento di Valternigo del 1945 causò la rottura delle vetrate della chiesa.

1946/03/01 - 1946/03/01 (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa di San Valentino fu eretta a parrocchia il 1 marzo 1946.

Mappa

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