Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di Santa Maria Assunta

Chiesa di Santa Maria Assunta
ASSUNZIONE S. Maria Assunta

TRENTO
Mechel, Cles (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
Il primo documento a menzionare l'originaria chiesa di Santa Maria a Mechel sarebbe una pergamena rinvenuta in Castel Bragher, indicante gli obblighi per la celebrazione di messe nella chiesa, risalente al 1226; dell'antica chiesa non rimane traccia, demolita e ricostruita in forme molto simili a quelle della vicina chiesa parrocchiale di Cles nell'ultimo quarto del XVI secolo. Le forme odierne vengono acquisite nel corso dell'ultima campagna di ampliamenti, risalenti alla metà del XIX... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Il primo documento a menzionare l'originaria chiesa di Santa Maria a Mechel sarebbe una pergamena rinvenuta in Castel Bragher, indicante gli obblighi per la celebrazione di messe nella chiesa, risalente al 1226; dell'antica chiesa non rimane traccia, demolita e ricostruita in forme molto simili a quelle della vicina chiesa parrocchiale di Cles nell'ultimo quarto del XVI secolo. Le forme odierne vengono acquisite nel corso dell'ultima campagna di ampliamenti, risalenti alla metà del XIX secolo. La facciata è a spioventi, serrata da contrafforti angolari digradanti disposti secondo linee divergenti. Al centro si apre il portale inquadrato da due paraste ribattute e poggianti su zoccoli, le quali reggono la trabeazione con fregio liscio e cornice aggettante, al di sopra della quale è presente una lunetta cieca. Sopra il portale è presente un oculo strombato e inferriato. I prospetti laterali sono percorsi dallo zoccolo visibile in facciata. La fiancata destra, a livello della navata, è ritmata da sei contrafforti digradanti, è aperta da quattro finestre strombate e presenta un accesso laterale alla chiesa dotato di portale lapideo architravato. Il corpo del presbiterio, leggermente arretrato, presenta una finestra a tutto sesto. La fiancata sinistra, anch'essa scandita da sei contrafforti, non presenta apertura ed è caratterizzata dalla presenza della sacrestia a occultare il volume del presbiterio, e dalla mole del campanile, inserito tra questi due corpi. Il prospetto orientale rivela il profilo poligonale dell'abside, aperto da due finestre a tutto sesto sui lati diagonali. Il campanile presenta un fusto quadrangolare, recante due quadranti sul prospetto meridionale e su quello settentrionale. Una cornice introduce la cella campanaria, aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto. Una seconda cornice marca la piattaforma sommitale, coperta da una cuspide a piramide quadrata in lamiera metallica e coronata da sfera e croce apicale. L'interno presenta una navata unica, scandita in cinque campate dai peducci posti sulle pareti laterali a sostegno delle nervature lapidee della volta reticolare che copre l'ambiente. Presso la parete laterale destra, a livello della quarta campata, è presente una nicchia centinata ospitante il fonte battesimale. L'arco santo archiacuto, lapideo, sostenuto da pilastri a profilo mistilineo semi addossati alle pareti, introduce all'ambiente, elevato da due gradini, del presbiterio, dotato di due portali lapidei architravati presso la parete laterale sinistra a garantire l'accesso ai locali del campanile e della sacrestia. Le cornici delle finestre, l'arco santo ed i piedritti che lo sostengono sono formati da conci lapidei bianchi e rossi alternati.

Pianta

La navata è a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; il presbiterio presenta una pianta rettangolare ed è concluso dall'abside a pianta poligonale.

Facciata

Facciata a spioventi, serrata da contrafforti angolari digradanti disposti secondo linee divergenti, la cui zoccolatura prosegue anche lungo la parte inferiore del prospetto. Al centro si apre il portale inquadrato da due paraste ribattute e poggianti su zoccoli, le quali reggono la trabeazione con fregio liscio e cornice aggettante, al di sopra della quale è presente una lunetta cieca. Sopra il portale è presente un oculo strombato e inferriato. Le finiture sono ad intonaco rustico tinteggiato ed elementi lapidei a vista.

Prospetti

I prospetti laterali sono percorsi dallo zoccolo visibile in facciata. La fiancata destra, a livello della navata, è ritmata da sei contrafforti digradanti, corrispondenti alla scansione interna in campate, è aperta da quattro finestre strombate, a tutto sesto, con cornice lapidea e presenta un accesso laterale alla chiesa dotato di portale lapideo architravato. Il corpo del presbiterio, leggermente arretrato, presenta una finestra a tutto sesto. La fiancata sinistra, anch'essa scandita da sei contrafforti, non presenta apertura

XII - XII (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati storici, è presumibile ritenere che l'antica chiesa sia stata eretta, nelle forme originarie, nel corso del XII secolo (incerta).

1226 - 1226 (menzione carattere generale)

Il primo documento a menzionare l'antica chiesa di Santa Maria a Mechel sarebbe una pergamena rinvenuta in Castel Bragher, indicante gli obblighi per la celebrazione di messe nella chiesa, citata da Giacomoni (1998) e Menapace (1986).

1579 - 1585 (demolizione intero bene)

Secondo gli atti della visita pastorale del 1579, l’edificio versava in condizioni precarie; esso verrà demolito qualche anno dopo.

1585 - 1586/05/12 (ricostruzione intero bene)

La nuova chiesa viene eretta su modello di Santa Maria Assunta a Cles, nell'arco di un anno. Nel 1586 viene consacrata insieme agli altari, dotati di reliquie, dal vescovo suffraganeo Gabriele Alessandri.

1600 - 1603 (erezione a primissaria carattere generale)

La chiesa viene eretta a primissaria; nel 1603 don Pietro Franci viene designato come primissario.

1708 - 1708 (dedicazione carattere generale)

La chiesa risulta, in questo anno, dedicata a Santa Maria e a Santa Margherita.

1733 - 1733 (erezione a curazia carattere generale)

La chiesa viene elevata al titolo di curazia, con diritto di nomina del curato da parte dell'arciprete di Cles.

1766 - 1766 (dedicazione carattere generale)

La bibliografia riporta che all'epoca la chiesa risulta essere dedicata esclusivamente a Santa Margherita; non si è a conoscenza di quando questa dedicazione decade in favore di quella mariana.

1792 - 1792 (concessione fonte battesimale)

Dopo una richiesta da parte degli abitanti di Mechel al vescovo di Trento, reiterata dall'arciprete Manfroni adducendo alcune motivazioni di ordine pratico, viene concesso il fonte battesimale alla chiesa, a condizione che l'acqua santa sia prelevata dal fonte battesimale della chiesa pievana di Cles.

1849 - 1849/11/06 (ampliamento intero bene)

Sotto l'operato di don Matteo Widmann si assiste all'ampliamento della chiesa nella parte occidentale, su disegno del geometra Giovanni Brugnara.

1857 - 1857 (ampliamento sacrestia)

La bibliografia riporta che la sacrestia viene ampliata in questo anno.

1940 - 1940 (rifacimento pavimentazione)

La pavimentazione viene rinnovata in quest'anno; le lapidi tombali del XVIII secolo vengono rimosse, e in seguito risulteranno disperse.

1943/12/22 - 1943/12/22 (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa viene eretta a parrocchiale nel 1943.

1962 - 1962 (danneggiamento sacrestia)

In questo anno la sacrestia viene danneggiata da un incendio, con la conseguente perdita di alcuni paramenti e altri oggetti liturgici.

1975 - 1975 (restauro intero bene)

Nell'arco di questo anno vengono effettuati alcuni interventi di restauro, tra i quali il rifacimento della pavimentazione (interna e del sagrato) e della copertura, la posa di uno zoccolo perimetrale interno in marmo, il rinnovamento degli impianti, l'elettrificazione delle campane.

2008 - 2008 (restauro intero bene)

Su progetto dell'architetto Ruggero Mucchi, si procede alla realizzazione di un'opera di restauro che interessa il muro di sostegno presso il sagrato e la copertura dell'edificio; vengono eseguiti altri interventi di manutenzione straordinaria.

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