Chiese in Provincia di Trento - città di Storo: Chiesa di San Lorenzo Martire

Chiesa di San Lorenzo Martire
Cappella di San Lorenzo S. Lorenzo m.

TRENTO / STORO
Storo (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesa di San Lorenzo sorge ai piedi del "doss del Chigol", presso l'antico percorso montano di collegamento tra la valle del Chiese con Ampola e la val di Ledro, con orientamento a est. La cappella fondata nel XV secolo fu ampliata una prima volta nel 1515 e poi di nuovo tra il 1633 e il 1637 con la costruzione dell'attuale navata. La facciata a due spioventi, profilata da finti cantonali intonacati, è occupata dalle aperture del portale maggiore in granito, delle due finestre... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di San Lorenzo sorge ai piedi del "doss del Chigol", presso l'antico percorso montano di collegamento tra la valle del Chiese con Ampola e la val di Ledro, con orientamento a est. La cappella fondata nel XV secolo fu ampliata una prima volta nel 1515 e poi di nuovo tra il 1633 e il 1637 con la costruzione dell'attuale navata. La facciata a due spioventi, profilata da finti cantonali intonacati, è occupata dalle aperture del portale maggiore in granito, delle due finestre asimmetriche che lo affiancano e di un oculo circolare strombato sommitale. La fiancata sinistra, cieca, vede emergere a lato del presbiterio il corpo ribassato della sacrestia. La fiancata destra si caratterizza invece per la presenza di una stretta finestra rettangolare e del portale secondario, anch'esso in granito; un'ulteriore finestra rettangolare dà luce al presbiterio. All'interno la navata unica con tetto a vista è occupata per circa metà lunghezza da un soppalco ligneo, costruito nel XVII secolo e più volte rimaneggiato, fornito di una scala che corre lungo la parete sinistra. La parte più nobile dell'edificio è costituita dal presbiterio, rialzato su due gradini e voltato a crociera, che conserva la decorazione a fresco originale, eseguita da pittore della cerchia di Cristoforo di Simone Baschenis nel 1520.

Pianta

Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare di ampiezza minore rispetto alla navata.

Facciata

Facciata a due spioventi, profilata da finti cantonali intonacata e caratterizzata dalle aperture del portale architravato, preceduto da gradinata di tre scalini, e delle due finestre rettangolari asimmetriche che lo affiancano; oculo sommitale circolare, strombato.

Prospetti

Fiancata sinistra cieca, caratterizzata dall'emergere del corpo della sacrestia a lato del presbiterio. Fiancata destra contrassegnata dalle aperture di una stretta finestra rettangolare in alto a sinistra e del portale laterale architravato. Un'ulteriore finestra rettangolare è situata lungo la fiancata destra del presbiterio.

Struttura

Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: presbiterio sormontato da volta a crociera in muratura; tetto a vista sulla navata.

Coperture

Tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Un campaniletto a vela in muratura, con apertura rettangolare e campana azionata manualmente, si erge sulla falda sinistra del tetto, in corrispondenza dell'innesto tra navata e presbiterio.

Interni

Navata unica, rialzata su un gradino rispetto al portale maggiore, occupata per circa metà lunghezza da un soppalco ligneo, al quale si accede tramite una scala addossata alla parete sinistra. Presbiterio rialzato su due gradini, introdotto da arco santo a sesto ribassato.

Pavimenti e pavimentazioni

Navata pavimentata in cemento; lastre di granito irregolari nel presbiterio.

Elementi decorativi

Il presbiterio è interamente affrescato (pareti e volta).

XV - XV (fondazione intero bene)

Una prima cappella dedicata a San Lorenzo venne fondata nel corso del XV secolo.

1515 - 1515 (riedificazione intero bene)

La struttura originaria fu riedificata dai maestri tagliapietre Giovanni Antonio Comani e Antonio Pristiner nel 1515.

1520 - 1520 (decorazione presbiterio)

Nel 1520 il presbiterio fu interamente affrescato da un pittore della cerchia di Cristoforo di Simone Baschenis.

1537 - 1537 (menzione carattere generale)

La chiesa viene ricordata per la prima volta dagli atti visitali del 1537.

1633 - 1637 (ristrutturazione intero bene)

La struttura cinquecentesca, corrispondente grosso modo all'attuale presbiterio, fu ampliata nel corso del secondo quarto del XVII. Gli atti visitali del 1633 descrivono una struttura ancora mancante della pavimentazione, degli intonaci interni e dei serramenti, ma ricordano già la presenza di un soppalco ligneo nella navata, costruito "a maggior comodità del popolo nell'udire le Sante Messe". La data 1637 presente in facciata, sopra l'oculo circolare, si riferisce con ogni probabilità al compimento della ristrutturazione.

1633 - 1671 (costruzione sacrestia)

La sacrestia fu costruita nel periodo intercorso tra le visite pastorali del 1633 e del 1671, anno in cui viene menzionata per la prima volta.

1694 - 1708 (menzione cimitero)

Gli atti visitali del 1694 documentano la presenza di un cimitero nei pressi della chiesa. Il camposanto è ricordato anche dagli atti della visita del 1708.

1866 - 1866 (variazione d'uso intero bene)

Durante la campagna garibaldina del 1866 la chiesa fu occupata dalle camicie rosse e adibita a caserma e magazzino. Fu riconciliata alla fine della guerra.

1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)

Il tempio fu danneggiato durante la prima guerra mondiale. L'entità dei danni è quantificabile attraverso il preventivo di restauro fatto elaborare da don Ignazio Panizza nel 1924, che comprendeva la riparazione del muro di cinta, delle murature della chiesa e dei gradini d'accesso; il rifacimento del soppalco ligneo interno, la tinteggiatura interna e la riparazione delle coperture. Si ignora se e quando tali lavori siano stati eseguiti.

1970 - 1970 (restauro intero bene)

L'edificio fu restaurato nel 1970; i lavori eseguiti riguardarono in particolare la riparazione del coperto, la tinteggiatura interna ed esterna della struttura, la sistemazione del pavimento con la gettata di una caldana in cemento, la riparazione delle inferriate delle finestre e la riverniciatura delle porte.

2006 - 2006 (restauro intero bene)

L'edificio è stato sottoposto a restauro nel 2006, su progetto dell'architetto Roberto Paoli e dell'ingegnere Gianfranco Giovanelli. L'intervento ha riguardato il consolidamento statico stutturale dell'edificio, la sistemazione delle coperture, il restauro conservativo delle superfici intonacate, delle decorazioni pittoriche e degli apparati lapidei presenti all'esterno e all'interno dell'edifcio. Si è provveduto inoltre al restauro del soppalco ligneo presente nella navata e dei serramenti in legno di porte e finestre.

Mappa

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