Chiese in Provincia di Trento - città di Pergine Valsugana: Chiesa della Natività di Maria

Chiesa della Natività di Maria

TRENTO / PERGINE VALSUGANA
via Garibaldi - Pergine Valsugana (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesa si erge nel cuore del centro storico di Pergine, con orientamento a nord-est. L'esistenza di una pieve è documentata fin dal 1183: dal primitivo edificio fu eretta la chiesa cinquecentesca che ancora oggi si ammira, ad eccezione della facciata che fu completamente rifatta in stile neogotico tra il 1862 e il 1865 per opera di Stefano Varner. Essa si presenta con profilo a due spioventi, scompartita in tre settori da quattro contrafforti, entro i quali si aprono grandi finestre a... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa si erge nel cuore del centro storico di Pergine, con orientamento a nord-est. L'esistenza di una pieve è documentata fin dal 1183: dal primitivo edificio fu eretta la chiesa cinquecentesca che ancora oggi si ammira, ad eccezione della facciata che fu completamente rifatta in stile neogotico tra il 1862 e il 1865 per opera di Stefano Varner. Essa si presenta con profilo a due spioventi, scompartita in tre settori da quattro contrafforti, entro i quali si aprono grandi finestre a sesto acuto ed un rosone centrale. Lo svettante campanile è posto sul lato sud-est, sormontato da un cupolino poggiante su un tamburo ottagonale. L'interno si articola in tre navate, con eguale altezza, ricoperte da una volta reticolata che prosegue nel presbiterio storico (quello attuale che contiene i poli liturgici è costituito da una pedana che occupa l'originario spazio delle navate).

Pianta

Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con tre navate, terminante in un presbiterio rettangolare dotato di abside poligonale.

Facciata

Facciata a due spioventi scompartita in tre settori da quattro contrafforti, alla sommità dei quali sono collocate statue, due tra le quali inserite in edicole cuspidate (la statua della Madonna è posta invece al vertice degli spioventi). I settori laterali accolgono alte finestre a sesto acuto, mentre il settore centrale è suddiviso in tre campi: in quello inferiore troviamo il portale lievemente strombato, con profilo a sesto acuto, poggiante su di un motivo di fondo ad archetti ciechi; nel mezzo si apre un grande rosone; alla sommità trova posto una trifora a sesto acuto. I profili degli spioventi sono ornati da archetti pensili.

Prospetti

Fiancata nord-ovest scandita da contrafforti segmentati da cornici aggettanti, alternati a finestre archiacute; il medesimo disegno si ritrova sulla fiancata sud-est nella quale si inserisce l'aggetto di un protiro, con copertura a tre spioventi, poggiante su tre arcate a pieno centro, che precede l'ingresso laterale. Sullo stesso lato, in corrispondenza del presbiterio emergono i volumi del campanile e della sacrestia a due piani.

Campanile

Struttura su base quadrata in muratura di pietrame intonacata (con cantonali lapidei), dotata di un fusto suddiviso da cornici marcapiano (nel secondo settore quadrante di orologio); cella campanaria aperta da trifore, al di sopra della quale si trovano i sostegni di una antica balaustrata. Tamburo ottagonale, illuminato da monofore (una per ciascun lato), sul quale poggia il cupolino rivestito in lamina di rame.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'interno e all'esterno; strutture di orizzontamento: volta reticolata che si estende su tutta la pianta.

Coperture

Tetto a doppia falda sulla navata e sul presbiterio di larghezza inferiore, ricoperto da lamina di rame.

Interni

Tre navate di eguale altezza suddivise da sette pilastri cilindrici di pietra calcarea rossa in altrettante campate (sulle pareti perimetrali la volta poggia su semipilastri polistili). Le ultime campate in prossimità dell'arco santo a sesto acuto sono occupate da una pedana lignea nella quale trovano posto gli arredi mobili usati come poli liturgici. Una balaustra marmorea immette nel presbiterio, che a causa dell'ingombro dell'organo è separato dall'abside poligonale.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento a quadrotte disposte a corsi obliqui.

1183 - 1183 (menzione carattere generale)

Le fonti documentarie accertano l'esistenza di una pieve fin dal 1183 (di questo edificio si conservano unicamente due vetrate datate 1503 e conservate presso il Museo Diocesano Tridentino).

1450/09/08 - 1450/09/08 (consacrazione intero bene)

La chiesa più antica fu consacrata l'otto settembre 1450 dal vescovo di Feltre Giacomo Zeno.

1500 - 1565 (riedificazione intero bene)

Nella prima metà del XVI secolo la chiesa fu riedificata grazie all'insistenza del pievano Cristoforo Clamer e alla presenza di maestranze specializzate, in quegli stessi anni impegnate nel cantiere del castello di Pergine. Sono state ipotizzate date diverse circa la ricostruzione dell'edificio, ma nessuna supportata da fonti documentarie. Ci sono tuttavia alcuni punti fermi: nel 1525 la chiesa era certamente agibile, essendo documentata una predica dal pulpito di Santa Maria; in un resoconto di una seduta conciliare risulta che nel 1544 era iniziata la costruzione delle volte ma nel 1545 non era ancora terminata (nel documento si cita un maestro scalpellino valtellinese Battista Wolin, la cui opera fu terminata da maestri tedeschi); negli atti visitali del vescovo di Feltre Filippo Maria Campeggio (1565) i lavori alla chiesa pievana sono dichiarati terminati. Non è noto se il precedente edificio sia stato completamente abbattuto o in parte inglobato nella nuova chiesa.

1511 - 1518 (costruzione campanile )

Tra il 1511 e il 1518 fu eretto il campanile: alla sommità era posta una slanciata guglia a cuspide, sovrastante una balconata.

1548 - 1548 (abbellimenti intero bene)

Nel 1548 si svolsero alcuni lavori sul protiro dell'ingresso laterale e fu posto in opera il pulpito in pietra.

1612 - 1612 (ampliamento sacrestia)

Nel 1612 la sacrestia fu ampliata fino a comprendere tutto il volume del campanile.

1642 - 1642 (copertura campanile)

Il campanile nel 1642 fu dotato di una copertura in rame.

1660 - 1660 (decorazione facciata)

Nel 1660 furono erette in facciata cinque statue (la loro posizione originaria non è documentabile).

1713/06/24 - 1713/06/24 (distruzione tetto)

Il 24 giugno del 1713 il tetto, coperto da tegole lignee, andò completamente distrutto in un terribile incendio.

1758 - 1758 (rifacimenti presbiterio)

Nel 1758 fu rialzato il pavimento del presbiterio, messo in opera l'altare maggiore e poste le balaustre.

1782 - 1785 (rifacimento tetto)

Solo tra il 1782 e il 1785 il tetto fu rifatto come era in origine.

1810 - 1820 (rifacimento tetto)

La copertura settecentesca ritenuta non soddisfacente fu rifatta in rame tra il 1810 e il 1820.

1839 - 1839 (rifacimento pavimento)

Nel 1839 fu posato il pavimento ancora esistente.

1862 - 1865 (rifacimento facciata)

Tra il 1863 e il 1865 Stefano Varner è documentato a Pergine, impegnato nel rifacimento in stile neogotico della facciata, su disegno dell'ingegnere Luigi Strobele (1862). La spesa fu sostenuta in gran parte da Giuseppe Montel. Nella messa in opera delle pietre fu affiancato dai muratori Domenico Adami e Sebastiano Ronca.

1863 - 1863 (rifacimento campanile)

Nel 1863 fu tolta dal campanile la balaustrata sommitale (di cui resta solo il cornicione sporgente).

1866 - 1868 (sostituzione vetrate)

Tra il 1866 e il 1868 furono sostituite le vetrate laterali e quelle in facciata.

1873 - 1873 (progetto di ampliamento intero bene)

Nel 1873 fu fatto realizzare da Stefano Varner, per volere dell'arciprete Giovanni Battista Inama, un progetto di grandioso ampliamento della chiesa cinquecentesca, che rimase solo sulla carta.

1888 - 1888 (restauro protiro)

Il protiro fu restaurato nel 1888, in occasione dell'abbassamento del terreno dopo lo spostamento del cimitero.

1906 - 1906 (apertura porta campanile)

Nel campanile nel 1906 fu aperta una porta per dotare la sacrestia di un accesso diretto dall'esterno.

1911 - 1911 (restauro intero bene)

Nel 1911 furono restau

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