Chiese in Provincia di Trento - città di Giustino: Chiesa di Santa Lucia

Chiesa di Santa Lucia
S. LUCIA vergine e martire S. Lucia

TRENTO / GIUSTINO
Giustino (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
Costruita su un terrazzamento raccordato al cimitero sottostante da una scalinata a rampe contrapposte, la chiesa di Santa Lucia a Giustino fu eretta nel 1454 a partire da una precedente cappella, documentata fin dal 1212. Attorno al 1500 la chiesa divenne sede della curazia di Sopracqua, che comprendeva anche le ville di Massimeno, Vadaione, Pinzolo, Baldino e Carisolo, assolvendo quindi la funzione di primo centro religioso dell'alta val Rendena. Poco rimane della fabbrica quattrocentesca,... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Costruita su un terrazzamento raccordato al cimitero sottostante da una scalinata a rampe contrapposte, la chiesa di Santa Lucia a Giustino fu eretta nel 1454 a partire da una precedente cappella, documentata fin dal 1212. Attorno al 1500 la chiesa divenne sede della curazia di Sopracqua, che comprendeva anche le ville di Massimeno, Vadaione, Pinzolo, Baldino e Carisolo, assolvendo quindi la funzione di primo centro religioso dell'alta val Rendena. Poco rimane della fabbrica quattrocentesca, totalmente stravolta dagli ampliamenti del 1587-1592 e del 1866, che interessarono rispettivamente la navata e il presbiterio. La chiesa, orientata a est, ha una semplice facciata a due spioventi caratterizzata dalle aperture del portale architravato e dell'oculo circolare sommitale. Le fiancate sono scandite da due contrafforti per lato, tra i quali si aprono finestre lunettate. Su ogni lato, in corrispondenza della terza campata si aprono due accessi laterali gemelli. Sul fianco sud sono riconoscibili tre finestre rettangolari murate. Due ambienti gemelli emergono ai lati del presbiterio. Il campanile, addossato al lato sinistro del presbiterio, è caratterizzato dalla doppia cella campanaria, illuminata sui due livelli da monofore centinate e conclusa da cupolino in lamiera. All'interno la navata unica voltata a botte unghiata è ripartita in tre campate da coppie di paraste in pietra a vista, sulle quali poggiano arcate trasversali a pieno centro. L'ampio presbiterio, rialzato su tre gradini e voltato a vela, si conclude in un'abside semicircolare.

Preesistenze

Della chiesa quattrocentesca sopravvive solo la porzione di muratura affrescata presente sul lato destro del presbiterio.

Pianta

Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare concluso da abside semicircolare.

Facciata

Facciata a due spioventi finita a intonaco con stilature, al centro della quale si aprono il portale architravato e un oculo circolare strombato.

Prospetti

Fiancate laterali scandite da due contrafforti per lato, tra i quali si aprono finestre lunettate. Due ingressi laterali si collocano in corrispondenza della terza campata. Sul lato destro, all'altezza della prima e della seconda campata, sono presenti due finestre rettangolari murate. Ai lati del presbiterio emergono i volumi di due ambienti gemelli, corrispondenti alla sacrestia (lato destro) e ad un deposito (lato sinistro). L'intero perimetro è percorso in basso da uno zoccolo eminente, intonacato, rifinito da una cornice in granito.

Campanile

Campanile a pianta quadrangolare, addossato al lato sinistro della chiesa. Fusto in muratura in pietrame a vista, poggiante su una scarpa bugnata. Cella campanaria rialzata sopra un cornicione modanato e dentellato, illuminata da quattro monofore centinate. Sul tutto insiste una cella minore, anch'essa illuminata da monofore centinate, cimate da frontoni triangolari modanati. Copertura a cupolino.

Struttura

Strutture portanti verticali: murature in pietrame finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata voltata a botte unghiata, ritmata da arcate trasversali a pieno centro, in pietra a vista; presbiterio coperto da volta a vela; catino absidale.

Coperture

Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in scandole lignee. Campanile: cupolino in lamiera metallica.

Interni

Navata unica ritmata da coppie di paraste in pietra a vista, che individuano tre campate. Due ingressi secondari gemelli si aprono ai lati della terza campata. Presbiterio lievemente decentrato a sinistra, rialzato su tre gradini; abside illuminata da due monofore centinate.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento in lastre di granito grigio nella navata; pietra calcarea rossa nel presbiterio.

Elementi decorativi

Sulla parete destra del presbiterio si conservano alcune scene di un ciclo pittorico eseguito a fresco.

1212 - 1212 (menzione carattere generale)

La chiesa di Santa Lucia è documentata dal 1212, anno della consacrazione dell'altare maggiore da parte del vescovo trentino Federico Vanga.

1454 - 1454 (ampliamento intero bene)

La chiesa medievale, denominata "cappella" per le sue modeste dimensioni, fu rimaneggiata e ampliata attorno al 1454. Si ritiene comunemente che a questa data la struttura della chiesa non dovesse essere troppo dissimile da quelle delle vicine chiese cimiteriali di San Vigilio a Pinzolo e di Sant'Antonio a Pelugo.

1454 - 1454 (consacrazione carattere generale)

In seguito agli ampliamenti di metà Quattrocento, la chiesa di Santa Lucia fu consacrata nel 1454.

1500 - 1500 (erezione a curazia carattere gnerale)

A partire dal 1500 circa la chiesa di Santa Lucia fu sede della curazia di Sopracqua, formata dalle ville di Giustino, Massimeno, Vadaione, Pinzolo, Baldino e Carisolo, dipendente dalla pieve di Rendena. La chiesa venne così a costituire il primo centro religioso dell'alta val Rendena.

1536 - 1536 (decorazione presbiterio)

Il pesbiterio venne decorato a fresco da Simone Baschenis nel 1536. Oltre alle storie della santa titolare il ciclo comprendeva le figure delle dodici sibille, dei quattro dottori della chiesa e degli evangelisti.

1587/02/02 - 1592/05/05 (ampliamento intero bene)

Per dare seguito alle disposizioni ricevute nel corso della visita pastorale madruzziana del 1579-1581, nel corso dell'ultimo quarto del XVI secolo la comunità di Sopracqua provvide ad ampliare la sua chiesa curaziale. Il cantiere venne avviato ufficialmente il 2 febbraio 1587 con la nomina di un supervisore del cantiere, compito che fu affidato a Mattè fu Pero Maestrantio. I lavori si conclusero il 5 maggio 1592. Non è chiaro quali furono i lavori compiuti alla navata, tuttavia è possibile affermare che l'intervento comprese la realizzazione dei contrafforti laterali, sui quali è riportato il millesimo 1592.

1616 - 1616 (consacrazione carattere generale)

Nel 1616 la chiesa subì un intervento di restauro, in seguito al quale venne riconsacrata.

1640/09/30 - 1640/09/30 (divisione della curazia carattere generale)

Il 30 settembre 1640 la curazia di Sopracqua fu divisa tra Pinzolo e Giustino.

1865 - 1866 (riedificazione presbiterio)

L'antico presbiterio cinquecentesco, affrescato da Simone Baschenis nel 1536, fu demolito e ricostruito tra il 1865 e il 1866. Prima di procedere alle demolizioni venne fatta una descrizione degli affreschi che ne conservasse memoria.

1908/03/27 - 1908/03/27 (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa fu eretta a parrocchia il 27 marzo 1908.

2009 - 2010 (restauro intero bene)

La chiesa è stata interamente restaurata tra il 2009 e il 2010 sotto la direzione dell'architetto Roberto Paoli. Gli interventi realizzati hanno compreso il consolidamento statico delle strutture murarie, il rifacimento delle coperture e dei canali di gronda, la pulizia e il restauro degli apparati lapidei interni ed esterni, la sistemazione dei serramenti e delle vetrate, il ripristino degli intonaci originali interni alla chiesa.

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