Chiese in Provincia di Trento - città di Castelnuovo: Chiesa di San Leonardo

Chiesa di San Leonardo
S. LEONARDO abate S. Leonardo

TRENTO / CASTELNUOVO
Via Trento - Castelnuovo (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
Un luogo di culto esisteva probabilmente già poco dopo il 1385, quando il nucleo abitativo presente presso il castello in località Santa Margherita, distrutto dai Vicentini, venne ricostruito al di là del fiume Brenta, prendendo il nome di Castrum Novum (Castelnuovo). Tuttavia la prima notizia documentaria che attesta la presenza di una cappella risale al 1465. Abbellita da affreschi all'inizio del Cinquecento, questa chiesetta, orientata regolarmente ad est, venne ampliata tra il 1608 e il... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Un luogo di culto esisteva probabilmente già poco dopo il 1385, quando il nucleo abitativo presente presso il castello in località Santa Margherita, distrutto dai Vicentini, venne ricostruito al di là del fiume Brenta, prendendo il nome di Castrum Novum (Castelnuovo). Tuttavia la prima notizia documentaria che attesta la presenza di una cappella risale al 1465. Abbellita da affreschi all'inizio del Cinquecento, questa chiesetta, orientata regolarmente ad est, venne ampliata tra il 1608 e il 1609 conservandone l'abside come sacrestia (poi cappella) e ricostruendo il corpo principale verso nord. Ulteriori ampliamenti si ebbero nel 1731 e soprattutto nel 1929-1932, quando, su progetto dell'ingegner Marchignoli, la chiesa venne allungata di una campata e di conseguenza la facciata fu ricostruita come l'originaria, a due ripidi spioventi e marcata da conci angolari sfalsati in pietra a vista. Il portale architravato con frontone interrotto è protetto da una tettoia e sormontato da due oculi, profilati dai medesimi conci in pietra giallo-ocra. Similmente sono marcati i volumi delle cappelle emergenti lungo le fiancate e il profilo del campanile, sul lato sinistro, con bifore e monofore centinate nella doppia cella, aperture quadrilobate nel tamburo e copertura a cipolla. L'interno è a navata unica, coperta da volte unghiate a botte ribassata e divisa in quattro campate scandite da paraste addossate raccordate in alto dal cornicione corrente modanato. Due cappelle simmetriche si aprono nella prima campata, altre due disuguali nella terza e quarta campata; quella di destra è l'antica abside. Il presbiterio, elevato di un gradino, è stato ampliato verso la navata per accogliere gli arredi liturgici; il presbiterio storico, elevato di un secondo gradino, conserva l'altare maggiore settecentesco con le balaustre, arretrate in corrispondenza dell'accesso alla sacrestia. L'abside poligonale riprende il motivo delle paraste addossate; un ciclo di dipinti murali del 1947 orna pareti e volte della chiesa.

Preesistenze

L'attuale cappella seconda a destra e il fusto del campanile appartengono alla struttura della chiesa quattrocentesca.

Pianta

Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; due cappelle laterali emergenti a pianta rettangolare per ogni lato; presbiterio a pianta rettangolare concluso da abside poligonale.

Facciata

Facciata a due ripidi spioventi elevata su di una scalinata a tre rampe, marcata da conci angolari sfalsati in pietra a vista. Portale architravato con frontone interrotto protetto da una tettoia, sormontato da due oculi con cornici in pietra a vista, il secondo dei quali dà luce al sottotetto. Finiture a intonaco rustico.

Prospetti

Fiancate caratterizzate dall'emergere dei volumi delle due cappelle laterali, marcate da conci angolari sfalsati in pietra a vista; sacrestia e campanile sul lato sinistro. Abside poligonale. Finiture a intonaco rustico.

Campanile

Torre a pianta quadrangolare posta sul lato sinistro, in prossimità del presbiterio, profilata come la chiesa dai cantonali sfalsati in pietra a vista. Cella campanaria su due livelli, dotata di bifore centinate in quello inferiore e ampie monofore in quello superiore e un ulteriore giro di aperture quadrilobate nel tamburo ottagonale. Copertura a cipolla sormontata da globo, segnavento e croce apicale.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volte a botte ribassata, unghiate, nella navata (rinforzate da catene in ferro) e nelle cappelle laterali; volta reticolata nella seconda cappella a destra. Volta a botte ribassata nel presbiterio e a vela nell’abside.

Coperture

Tetto a due falde sulla navata e sul presbiterio, a più falde sopra l'abside e le cappelle della terza campata, a falda unica sopra le cappelle laterali della prima campata. Struttura portante in legno e manto di copertura in tegole in laterizio a coda di castoro; lastre di rame rivestono la cus

1465/07/27 - 1465/07/27 (menzione carattere generale)

Per la prima volta in un documento del 27 luglio 1465 si ha notizia della "cappella di Castelnovo".

XVI - XVI (decorazione abside)

All'inizio del XVI secolo l'abside della chiesa venne ornata da un ciclo di affreschi realizzato dal pittore bavarese Conrad Waider.

1577/04/24 - 1577/04/24 (erezione a parrocchia carattere generale)

Il 24 aprile 1577 la chiesa fu eretta a parrocchia; le fu concesso contestualmente il fonte battesimale.

1604 - 1604 (sopraelevazione campanile)

Nel 1604, come testimoniato da un'iscrizione incisa su uno dei conci angolari, il campanile venne sopraelevato.

1608 - 1609 (ampliamento intero bene)

Tra il 1608 e il 1609 la chiesa venne ampliata, mantenendo in piedi l'abside originaria, con funzione di sacrestia, e ruotando l'orientamento di 90 gradi. La visita pastorale del 1608 testimonia che si stavano preparando i materiali per il cantiere.

1633/09/25 - 1633/09/25 (consacrazione carattere generale)

L'edificio rinnovato ricevette la consacrazione dal vescovo di Feltre Giovanni Paolo Savio il 25 settembre 1633.

1731 - 1731 (ampliamento navata)

Nel 1731 venne costruita di fronte all'antica abside la cappella laterale sinistra dedicata alla Madonna del rosario.

1786/04/16 - 1786/04/16 (cambio di giurisdizione carattere generale)

Il territorio della pieve di Borgo Valsugana rimase soggetto alla diocesi di Feltre fino al 16 aprile 1786, quando fu accorpato a quella di Trento.

1805 - 1806 (sopraelevazione campanile)

Il campanile venne nuovamente sopraelevato tra il 1805 e il 1806.

1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)

Come molti altri edifici della zona, la chiesa subì dei danni durante il primo conflitto mondiale.

1920 - 1924 (ristrutturazione intero bene)

Durante i lavori di ristrutturazione per ovviare ai danni di guerra, nel 1920, emersero gli affreschi scialbati dell'antica abside, allora ancora utilizzata come sacrestia. Si decise quindi di cambiarne la destinazione d'uso e trasformarla in cappella laterale e si eresse una nuova sacrestia sul lato ovest. Nel maggio del 1924 furono sostituite le vetrate.

1929 - 1932 (ampliamento navata)

Nel 1929, su progetto dell'ingegner Mario Marchignoli, la chiesa venne ampliata verso sud, prolungando la navata di circa 8 metri e realizzando due nuove cappelle laterali simmetriche nella prima campata. Anche la facciata venne quindi ricostruita, mantenendo per quanto possibile i materiali e le forme di quella precedente. I lavori si conclusero nel 1932, con l'installazione della nuova vetrata dell'oculo e della cantoria.

1947 - 1947 (decorazione interno)

Lucillo Grassi ornò la navata, l'arco santo e il catino absidale con dipinti murali figurati nel 1947.

1961 - 1970 (ristrutturazione intero bene)

All'inizio degli anni Sessanta fu installato l'impianto di riscaldamento ad aria e con glii scavi si trovò traccia del pavimento e della facciata dell'antica chiesa. Tra il 1969 e il 1970 fu attuato l'adeguamento liturgico, con l'ampliamento della zona presbiteriale e l'arretramento delle balaustre; due dipinti murali che si trovavano sulle pareti laterali del presbiterio furono scialbati e fu rinnovato l'impianto elettrico.

1979 - 1979 (restauro affreschi)

Gli affreschi cinquecenteschi dell'antica abside furono restaurati nel 1979.

1999 - 2009 (ristrutturazione intero bene)

Un nuovo restauro ha interessato tutti i dipinti murali tra il 1999 e il 2002; tra 2008 e 2009 furono restaurate le vetrate e venne sistemato il sagrato (progetto dell'architetto Franco Pompermaier).

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