Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa dell'Annunciazione di Maria

Chiesa dell'Annunciazione di Maria

TRENTO
via XXIV maggio - Lodrone, Storo (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La parrocchiale dell'Annunciazione di Maria sorge lungo la strada principale che attraversa il paese di Lodrone, con orientamento a nord-est. La costruzione della chiesa, avviata dal conte Giorgio Lodron tra il 1452 e il 1462, fu portata a termine entro il 1478 dai suoi figli Francesco, Bernardino e Paride, che nel 1499 ottennero dal principe vescovo di Trento Udalrico di Liechtenstein il diritto di patronato sul nuovo tempio. Tra il 1694 e il 1722 un altro Lodron, il canonico tridentino... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La parrocchiale dell'Annunciazione di Maria sorge lungo la strada principale che attraversa il paese di Lodrone, con orientamento a nord-est. La costruzione della chiesa, avviata dal conte Giorgio Lodron tra il 1452 e il 1462, fu portata a termine entro il 1478 dai suoi figli Francesco, Bernardino e Paride, che nel 1499 ottennero dal principe vescovo di Trento Udalrico di Liechtenstein il diritto di patronato sul nuovo tempio. Tra il 1694 e il 1722 un altro Lodron, il canonico tridentino Carlo Ferdinando, ne promosse l'ampliamento con la costruzione delle cappelle laterali e dell'attuale presbiterio, intervento che conferì alla fabbrica il suo attuale aspetto. La facciata a due spioventi, rifinita da cantonali in pietra a vista, è occupata unicamente dalle aperture del portale maggiore e della finestra lunettata che lo sovrasta. Le fiancate, simmetriche, sono scandite da due contrafforti, tra i quali si collocano delle finestre lunettate; in corrispondenza della terza campata emergono i corpi delle profonde cappelle laterali, con fronti con attacco al cielo a due spioventi. Al centro del lato sinistro è presente un accesso secondario. Il presbiterio, recante una finestra lunettata su ambo i lati, è compreso tra i corpi emergenti della sacrestia e di un ambiente di servizio. Sul lato sinistro, presso il presbiterio sorge la torre campanaria, costruita nel secondo quarto del XX secolo in seguito alla demolizione abusiva dell'antico campanile (1924). Il fusto, profilato da cantonali in pietra a vista e segnato da oculi circolari, insiste su un'alta scarpa rivestita in granito ed è cimato da una cella campanaria a quattro monofore a centinatura rientrante con colonnine. L'interno si sviluppa a navata unica, voltata a botte unghiata, ripartita in tre campate da coppie di paraste ioniche; in corrispondenza della terza campata si sviluppano due profonde cappelle laterali, inquadrate da arcate centinate. Il presbiterio, rialzato su due gradini, è messo in relazione con il resto della fabbrica da un cornicione modanato che percorre l'intero perimetro.

Pianta

Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; due profonde cappelle a pianta rettangolare si sviluppano ai lati della terza campata. Presbiterio rettangolare, leggermente disassato rispetto alla navata.

Facciata

Facciata a due spioventi, rifinita fino a metà altezza da cantonali in pietra a vista a corsi alternati, occupata al centro dalle aperture sovrapposte del portale maggiore e di una finestra lunettata.

Prospetti

Fiancate laterali simmetriche, ciascuna scandita da due contrafforti tra i quali si aprono le finestre lunettate che illuminano la navata. Ai lati della terza campata emergono i corpi delle cappelle laterali, con fronti con attacco al cielo a due spioventi forate da finestre lunettate; ulteriori finestre rettangolari si dispongono sul lato ? delle stesse cappelle. Sulla sola fiancata destra, in corrispondenza della seconda campata, è presente un accesso secondario con portale architravato a frontone triangolare interrotto. Il corpo del presbiterio, minore rispetto a quello della navata e illuminato da una finestra lunettata per lato, è compreso tra i volumi emergenti della sacrestia e di un ambiente di servizio.

Campanile

Torre a pianta quadrangolare, allineata alla parete di fondo del presbiterio sul lato sinistro. Il fusto intonacato, definito da cantonali in granito in corsi alternati e segnato da oculi circolari, insiste su un'alta scarpa interamente rivestita in pietra a vista. La cella campanaria in granito presenta quattro aperture a centinatura rientrante, ciascuna abbellita da colonnine libere, ed è coronata da un cornicione modanato sostenuto da mensoloni.

Struttura

Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sulla navata e a botte semplice sul presbiterio e sulle cappelle laterali.

Coperture

Chiesa: la navata, il presbiterio

1452 - 1462 (avvio lavori di costruzione intero bene)

Le vicende relative alla costruzione della chiesa dell'Annunciazione sono rese parzialmente note da un documento datato 21 aprile 1499, con il quale i fratelli Francesco, Bernardino e Paride, conti Lodron, tramite un loro delegato, inoltravano al principe vescovo di Trento Udalrico di Lichtenstein la richiesta di poter consacrare la chiesa dedicata a Santa Maria Annunziata la cui fabbrica era stata avviata dal loro defunto padre Giorgio per ovviare all'eccessiva distanza che separava il paese di Lodrone dalla pieve di Condino. L'avvio dei lavori di edificazione si può quindi ragionevolmente collocare tra il 1452, quando i fratelli Giorgio e Pietro Lodron ottennero l'elevazione al rango comitale del Sacro Romano Impero, e il 1462, anno della morte di Giorgio.

1462 - 1478 (completamento intero bene)

Dopo la morte di Giorgio (1462) la costruzione del nuovo tempio mariano fu portata a compimento dai suoi figli ed eredi Francesco, Bernardino e Paride Lodron entro il 1478, data riportata alla sommità degli affreschi della parete sinistra della prima campata.

1478 - 1499 (decorazione navata)

Nel 1478 un anonimo maestro lombardo eseguì la Madonna con Gesù Bambino e Santi affrescata sulla parete sinistra della prima campata. Ulteriori frammenti d'affresco con le storie di San Giuliano, databili all'ultimo quarto del XV secolo, sono recentemente riemersi lungo la parete sinistra della seconda campata.

1499/04/21 - 1499/04/21 (erezione a curazia carattere generale)

Nel sopracitato documento del 21 aprile 1499 la fabbrica veniva definita completa e ornata in tutte le sue parti e se ne chiedeva non solo la consacrazione, ma anche la concessione della custodia eucaristica e di un cimitero, nonché il permesso di amministrarvi i sacramenti. Le richieste dei conti Lodron furono tutte accolte dal principe vescovo di Trento Udalrico di Liechtenstein, che investì gli eredi di Giorgio del diritto di patronato sulla chiesa. La data 1409 riportata da Costa (1986) come anno di fondazione della curazia è da ritenersi un errore di stampa.

1507 - 1514 (decorazione navata)

La parete destra della prima campata fu affrescata da anonimi maestri d'ambito lombardo tra il 1507 e il 1514.

1579 - 1579 (mutamento di intitolazione carattere generale)

Per ragioni ignote, nel corso del XVI secolo la chiesa curata di Lodrone cambiò dedicazione, passando sotto il titolo di San Bernardino, come risulta dagli atti visitali madruzziani del 1579. Anche allora, però, l'altare maggiore della chiesa risulta consacrato alla Madonna Annunciata.

1579 - 1579 (descrizione intero bene)

Gli atti della visita pastorale del 1579 riportano un'interessante descrizione della struttura del tempio, che era dotato di un oculo circolare, probabilmente posto in facciata, e di tre finestre prive di vetrate, presentava una copertura in coppi visibile anche all'interno per mancanza delle volte e conservava ben cinque altari, dedicati alla Madonna Annunciata (il maggiore), a San Francesco di Paola e a San Bernardino (altari laterali di sinistra), a San Leonardo e a Santa Caterina di Alessandria (altari laterali di destra). La chiesa era inoltre dotata di un campanile, alla cui base sorgeva una piccola sacrestia, ed era circondata da un cimitero.

1694 - 1694 (mutamento di intitolazione carattere generale)

La dedicazione della chiesa curata di Lodrone a San Bernardino è confermata dagli atti delle visite pastorali del 1603, del 1633 e del 1671. In occasione di quest'ultima visita, in particolare, si specifica che l'altare maggiore era stato riconsacrato al santo francescano, pur mantenendo nella pala l'immagine della Madonna Annunciata. Il ripristino della dedicazione originale all'Annunciazione è documentato a partire dal 1694 e si deve con ogni probabilità alla volontà del conte e canonico Carlo Ferdinando Lodron, che negli stessi anni si fece promotore dell'ampliamento del tempio (ndc.).

1694 -

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