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Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Tommaso Apostolo
Chiesa di San Tommaso Apostolo
CHIESA R.C. DI S. TOMASO S. TOMMASO apostolo
Dettagli
La chiesa di San Tommaso Apostolo è documentata a partire dal 1537, ma l'attuale edificio è il frutto di una riedificazione totale eseguita attorno al 1827. La chiesa, orientata a est, presenta una facciata stretta tra paraste tuscaniche poggianti su plinti e sostenenti un frontone modanato, centrato da oculo quadrilobato e cimato da croce latina. In basso al centro si apre un portale architravato, affiancato da due finestre rettangolari e sormontato da un'ulteriore finestra a profilo a centinatura rientrante. A destra della facciata sorge il campanile, a pianta quadrangolare, con alzato caratterizzato da un'intonacatura che lascia alcune pietre a vista. La cella campanaria, individuata da una cornice eminente, è illuminata da quattro monofore. La fiancata nord della chiesa, cieca, si affaccia sul cimitero comunale di Padaro; lungo quella meridionale, interessata da un'unica finestra a profilo rettangolare, emerge il volume della sacrestia. All'interno la chiesa presenta un'unica navata con pareti lisce, voltata a botte. Il presbiterio, rialzato su un gradino, ha un'ampiezza minore rispetto a quella della navata ed è anch'esso voltato a botte. Elemento unificatore degli interni è costituito dal cornicione marcapiano, modanato, interrotto solo in corrispondenza della parete di fondo del presbiterio. La chiesa è officiata settimanalmente durante tutto l'anno.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale e presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata stretta tra due paraste d'ordine tuscanico poggianti su alti zoccoli e sostenenti frontone modanato, centrato da oculo quadrilobato con cornice in stucco modellato, dipinto e cimato da croce latina. In basso al centro si apre un portale architravato, affiancato da due finestre rettangolari con cornice in pietra a vista, chiuse da inferriate, e sormontato da un'ampia finestra a centinatura rientrante con cornice in stucco modellato, dipinto.
Prospetti
Fiancate lisce finite a intonaco tinteggiato. Sul lato sud, interessato da una finestra a profilo rettangolare, emerge il volume della sacrestia.
Campanile
Torre campanaria a pianta quadrangolare addossata al lato destro della facciata, caratterizzata da un alzato intonacato con pietre a vista. Cella campanaria individuata da una cornice eminente, illuminata da quattro monofore.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata e presbiterio coperti da volte a botte in muratura.
Coperture
Chiesa: tetto a due falde con manto di copertura in coppi. Campanile: tetto a quattro falde con manto di copertura in coppi.
Interni
La chiesa si sviluppa su un'unica navata con pareti lisce; sul lato destro si aprono una finestra a profilo rettangolare e il portale d'accesso alla sacrestia. Il presbiterio, di ampiezza minore rispetto alla navata, è rialzato su un gradino e viene illuminato da una finestra aperta lungo la parete destra. Cornicione marcapiano modanato corrente lungo l'intero perimetro, interrotto in corrispondenza della parete di fondo del presbiterio.
Pavimenti e pavimentazioni
Navata: pavimento irregolare in cui la lastronatura in pietra calcarea è tamponata con mattonelle quadrate in cotto. Presbiterio: pavimento in mattonelle di cemento dipinte, componenti un motivo a croci e rosette stilizzate, disposte a scacchiera.
Elementi decorativi
Dipinti murali eseguiti a tempera adornano le volte della navata e del presbiterio, l'arco santo e la parete di fondo del presbiterio.
1537 - 1537 (menzione intero bene)
La chiesa è menzionata negli atti visitali del 1537.
1827 - 1827 (ricostruzione intero bene)
La chiesa venne interamente rifabbricata attorno al 1827, quando il canonico Bellotti, delegato dell'arciprete di Arco, annota negli atti visitali che la chiesa "è in fabbrica, e quanto prima sarà terminata e ridotta in ottimo stato".
1898 - 1898 (decorazione intero bene)
Gli atti visitali del 1898 documentano una decorazione delle volte a cielo stellato, della quale in quell'occasione si dispone la ritinteggiatura.