Chiese in Provincia di Trento - città di : Cappella di San Rocco

Cappella di San Rocco
S. Rocco

TRENTO
via Sarco - Darè (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: cappella
Orientata a nord-ovest, la cappella, eretta poco dopo l'epidemia di peste del 1575, è menzionata per la prima volta dagli Atti visitali del 1579 e fungeva da sede della Confraternita della Buona Morte. Soppressa e abbandonata nel 1809, fu acquistata all'asta da don Antonio Scarazzini e rimase di proprietà dei discendenti fino al Novecento inoltrato, quando passò alla Parrocchia di Vigo Rendena. La facciata a due spioventi molto ripidi è marcata da cornici a intonaco tinteggiato che segnano il... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Orientata a nord-ovest, la cappella, eretta poco dopo l'epidemia di peste del 1575, è menzionata per la prima volta dagli Atti visitali del 1579 e fungeva da sede della Confraternita della Buona Morte. Soppressa e abbandonata nel 1809, fu acquistata all'asta da don Antonio Scarazzini e rimase di proprietà dei discendenti fino al Novecento inoltrato, quando passò alla Parrocchia di Vigo Rendena. La facciata a due spioventi molto ripidi è marcata da cornici a intonaco tinteggiato che segnano il profilo delle pareti, del timpano e delle aperture superiori, mentre il portale architravato e le finestre inferiori presentano cornici in granito. L'interno è scandito da una serie di paraste tuscaniche, disposte a coppie nella navata, coperta da volta a vela, e singolarmente e a libro lungo l'abside poligonale, elevata di un gradino. L'ambiente è illuminato da tre finestre a lunetta, una in controfacciata, le altre due sulle pareti laterali, simmetriche. La costruzione è ingentilita da dipinti murali sia all'esterno che all'interno.

Pianta

Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; abside poligonale.

Facciata

Facciata a due ripidi spioventi, marcata da cornici a intonaco tinteggiato che seguono il profilo delle pareti e delle aperture suoperiori; portale architravato tra due finestre rettangolari con cornici in granito, sormontato da targa e tondo figurato ad affresco. Finestra a lunetta; frontone triangolare aperto da due oculi.

Prospetti

Fiancate lisce, profilate dalle stesse cornici a intonaco tinteggiato della facciata, ciascuna aperta da una finestra a lunetta; abside poligonale cieca.

Campanile

Campaniletto quadrangolare in legno posto al colmo del tetto, con aperture rettangolari, copertura piramidale e croce apicale.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: breve volta a botte all'ingresso, volta a vela nella navata e a spicchi nel catino absidale.

Coperture

Tetto a due ripidi spioventi sulla navata, che gira semiconico sull'abside. Struttura portante in legno; manto di copertura in tegole in serpentino a spacco cava.

Interni

Navata unica, marcata da coppie di paraste tuscaniche che segnano gli angoli, e che si ripetono, singolarmente e a libro, lungo l'abside, elevata di un gradino. Cornicione perimetrale corrente. Finiture a intonaco tinteggiato.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento in mattonelle quadrate bicrome in cemento, formanti una decorazione a rosette stilizzate entro tondi.

Elementi decorativi

Affresco in facciata; dipinti murali interni.

1575 - 1579 (costruzione intero bene)

Un piccolo edificio di culto dedicato a San Rocco fu costruito poco dopo l'epidemia di peste del 1575 a spese di Pellegrino Baldessari; è menzionato per la prima volta dagli Atti visitali del 1579. Era la sede della Confraternita della Buona Morte.

1809 - 1809 (soppressione carattere generale)

Nel 1809 la Confraternita venne soppressa e la cappella fu abbandonata e cadde in rovina.

1828 - 1828 (proprietà intero bene)

Messo all'asta nel 1828, l'immobile fu acquistato da don Antonio Scarazzini.

1837 - 1837 (ristrutturazione intero bene)

A seguito dell'epidemia di colera del 1836, ottenuta la licenza dell'Ordinariato diocesano il 30 agosto 1837, l'edificio venne ristrutturato dalla famiglia Scarazzini (la data è indicata sull'architrave del portale). Vennero conservate le murature e l'area antiche, mentre furono rifatti la volta e il tetto a ripidi spioventi, con un campaniletto ligneo, e l'altare con il tabernacolo.

1837/10/16 - 1837/10/16 (benedizione carattere generale)

Al termine dei lavori la cappella fu benedetta dal decano di Tione, don Andrea Collizzolli, il 16 ottobre 1837.

1908 - 1908 (ristrutturazione tetto)

Nel 1908 venne sostituita la copertura, con tegole di eternit.

1918 - 1918 (rifacimento pavimento)

Come ex voto fu rifatto il pavimento nel 1918.

1972 - 1972 (ristrutturazione intero bene)

Nel maggio del 1972 iniziarono importanti lavori di ristrutturazione che comportarono il consolidamento delle fondamenta, un intervento contro l'umidità, la sistemazione dei marciapiedi intorno alla costruzione, la tinteggiatura esterna e interna, la demolizione dell'altare in muratura e la realizzazione di quello al popolo, la sostituzione delle vetrate, l'installazione dell'impianto elettrico.

1973 - 1995 (passaggio di proprietà intero bene)

Con la scomparsa degli ultimi discendenti della famiglia Scarazzini, la proprietà della cappella passò alla Parrocchia di San Lorenzo a Vigo Rendena (sicuramente prima del 1995).

1979 - 1979 (ristrutturazione intero bene)

Un nuovo intervento di ristrutturazione risale all'estate del 1979: l'impresa Mario Dorna e Benedetto Gasperi di Vigo Rendena sistemò le opere murarie; la ditta Giampiero Chiodega di Pelugo rifece parte del tetto; Valentino Valentini di Iavrè ritinteggiò esterno e interno.

2009 - 2009 (restauro intero bene)

Nell'estate del 2009 la cappella venne restaurata dalla ditta Effeeffe restauri, su progetto dell'architetto Sebastiano Bertolini: venne consolidato il campanile, verificata la struttura portante del tetto, sostituito il manto di copertura, risistemata la pavimentazione del marciapiede intorno, realizzato l'impianto per la raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche, formata una trincea aerata lungo il perimetro esterno e smontato e riposizionato il pavimento, dopo aver eseguito un vespaio aerato; furono poi restaurati gli intonaci esterni e interni, vennero sostituiti la porta d'ingresso, i serramenti e le vetrate.

Mappa

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