Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Giuliano

Chiesa di San Giuliano
S. Giuliano

TRENTO
Villa, Comano Terme (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
Orientata ad est, la chiesa di San Giuliano a Villa di Bleggio sorge lungo la strada principale che sale verso la pieve di Santa Croce, racchiusa all'interno del muretto che delimitava il cimitero, alla sua destra, oggi giardino; il dislivello che la separa dal piano stradale è colmato da una scala di quattro gradini a discesa. Le prime notizie documentarie risalgono solo al 1537, in occasione della visita pastorale, ma la struttura è sicuramente anteriore e inizialmente era a pianta... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Orientata ad est, la chiesa di San Giuliano a Villa di Bleggio sorge lungo la strada principale che sale verso la pieve di Santa Croce, racchiusa all'interno del muretto che delimitava il cimitero, alla sua destra, oggi giardino; il dislivello che la separa dal piano stradale è colmato da una scala di quattro gradini a discesa. Le prime notizie documentarie risalgono solo al 1537, in occasione della visita pastorale, ma la struttura è sicuramente anteriore e inizialmente era a pianta rettangolare e priva di abside, ampliata poi con l'aggiunta del presbiterio. Al centro della semplice facciata a due spioventi si apre il portale architravato con lunetta cieca, tra due finestre rettangolari; lungo il fianco sinistro emerge il volume della cappella laterale, presumibilmente della seconda metà del Seicento. Sulla destra si trovano un ingresso laterale, il campanile in pietra a vista con quatto bifore centinate e la sacrestia. L'interno a navata unica è diviso in due campate voltate a crociera, così come il presbiterio rettangolare, elevato di un gradino, e la cappella. L'interno è ingentilito da due cicli di affreschi: l'uno del tardo Quattrocento, attribuito ad Angelo Baschenis o alla sua cerchia, interessa la navata e propone storie della vita di San Giuliano e altri riquadri con gruppi di santi; il secondo, cinquecentesco, copre le pareti e la volta del presbiterio. La chiesetta, interessata in passato da furti che l'hanno privata delle pale degli altari, è di norma chiusa e officiata tre volte all'anno.

Preesistenze

Gli scavi archeologici condotti durante il restauro del 2001-2004 hanno portato in luce la pianta del primo edificio sacro, rettangolare e privo di abside; le pareti laterali della costruzione attuale sono rimaste le stesse.

Pianta

Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; cappella emergente a pianta rettangolare sul fianco sinistro. Presbiterio a pianta rettangolare.

Facciata

Facciata a due spioventi; portale architravato, sormontato da lunetta cieca, tra due finestre rettangolari. Finiture a intonaco tinteggiato.

Prospetti

Fiancata sinistra marcata da una cappella emergente illuminata da una monofora centinata sul lato est; una seconda monofora si apre lungo la parete sinistra del presbiterio; un ingresso laterale, il campanile e la sacrestia si trovano sul lato destro. Finiture a intonaco tinteggiato; portali e cornici di finestra in pietra.

Campanile

Torre a pianta quadrangolare in pietra a vista, posto sul lato destro, in prossimità del presbiterio. Cella campanaria delimitata da cornici aggettanti, illuminata da quattro bifore a luci centinate, separate da colonnine con capitelli a stampella. Tetto a quattro falde e croce apicale.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volte a crociera in muratura.

Coperture

Tetto a due spioventi sulla navata maggiore e sul presbiterio, a spiovente unico sopra la cappella. Struttura portante in legno; manto di copertura in coppi, anche sul campanile.

Interni

Navata unica divisa in due campate, separate da un'arcata in pietra a sesto ribassato, sorretta da mensole; nella seconda campata, sul lato sinistro, si apre una cappella a pianta rettangolare elevata di un gradino, preceduta da un'arcata a pieno centro, sempre in pietra a vista. Presbiterio rettangolare elevato di un gradino, anch'esso preceduto da un'arcata. Finiture a intonaco tinteggiato e decorazioni ad affresco su pareti e volte.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento della navata a mattonelle quadrate di cotto, a corsi diagonali; pavimento del presbiterio a mattonelle in cemento bianche e nere, disposte a scacchiera.

Elementi decorativi

Un ciclo di affreschi del tardo Quattrocento attribuito ad Angelo Baschenis orna le pareti della navata; un secondo ciclo cinquecentesco si sviluppa su pareti e volta del presbiterio; anche la volta della cappella sinistra è interessata da una decorazione

XIV - XV (preesistenze intero bene)

Le indagini archeologiche condotte durante l'ultimo restauro hanno portato al rinvenimento della primitiva planimetria della chiesa, inizialmente ad aula unica rettangolare, priva di abside, orientata ad est, risalente almeno al XV secolo, se non prima.

1475 - 1499 (decorazione interno)

Lungo le pareti laterali e l'attuale arco santo corre una decorazione figurata ad affresco con Storie di San Giuliano e vari altri santi, attribuita ad Angelo Baschenis e alla sua cerchia e databile dunque all'ultimo quarto del Quattrocento.

XVI - XVI (ampliamento intero bene)

La struttura iniziale venne ampliata con l'aggiunta del presbiterio nel corso del Cinquecento, anch'esso ornato da affreschi, e del campanile.

1537/04/16 - 1537/04/16 (menzione carattere generale)

L'edificio è ricordato per la prima volta dalla visita pastorale del 16 aprile 1537 tra le cappelle filiali della Pieve di Bleggio.

1633 - 1633 (ristrutturazione interno)

Nel 1633, in seguito all'epidemia di peste, l'edificio venne imbiancato e gli affreschi furono ricoperti.

1671 - 1671 (ampliamento intero bene)

Intorno al 1671, anno di una supplica rivolta al vescovo per poter erigere un secondo altare ed alzare il campanile, risale presumibilmente anche l'ampliamento della chiesa con la costruzione della cappella laterale sinistra.

1868 - 1868 (consacrazione carattere generale)

A seguito di una profanazione subita nel 1866, l'edificio venne riconsacrato due anni dopo.

1886 - 1886 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1886 la chiesa venne ristrutturata.

1929 - 1929 (restauro interno)

Nel 1929 furono scoperti casualmente e restaurati gli affreschi interni.

1976 - 1976 (danneggiamento intero bene)

Nel maggio 1976 l'edificio fu danneggiato dal terremoto che colpì l'Alto Garda, con l'apertura di profonde fessure nella facciata.

1981 - 1981 (ristrutturazione intero bene)

La necessaria ristrutturazione venne eseguita nel 1981.

2001 - 2004 (restauro intero bene)

La chiesa è stata oggetto di un restauro generale su progetto dell'architetto Claudio Salizzoni (deumidificazione di esterni e interni mediante la realizzazione di un cunicolo drenato e aerato intorno al perimetro; rifacimento dei pavimenti e delle parti degradate del tetto; sistemazione delle parti decoese del campanile e della cella campanaria; inserimento di un tirante in acciaio; adeguamento degli impianti; sistemazione del sagrato; recupero delle decorazioni ad affresco), tra il 2001 e il 2004.

Mappa

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